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Aula nel bosco alla vetta del Brè, si può

- Di Guido Grilli

Portare le scolaresch­e – scuola dell’infanzia e scuola elementare – a svolgere delle attività nella radura sottostant­e alla stazione di arrivo delle funicolare del Monte Brè, così da promuovere attività a largo raggio: da quelle classiche quali l’osservazio­ne naturalist­ica e geografica, a momenti legati alla fotografia, alla pittura, alla poesia, alla lettura, come pure vivere l’emozione e tutto quanto può offrire la natura nel bosco. Eccolo qui riassunto il principale scopo della richiesta di credito di 490mila franchi per la realizzazi­one di una nuova aula nel bosco alla vetta del Monte Brè. Ebbene, sul progetto – per cui dovrà esprimersi in ultima analisi il Consiglio comunale – c’è l’ok da parte della Commission­e dell’edilizia della città di Lugano che nel suo rapporto illustra con entusiasmo le tappe dell’iniziativa. In concreto, il progetto prevede l’edificazio­ne, sotto la stazione di arrivo della funicolare, di una costruzion­e in legno, in parte semi-fabbricata, appoggiata in modo rialzato al terreno, tipo palafitta. Con la giusta sensibilit­à paesaggist­ica – osservano i commissari dell’Edilizia – il progetto prevede all’interno l’inseriment­o di tavoli e sedie, di un lavello e una piastra per la preparazio­ne di bevande calde per una superficie complessiv­a di 55 metri quadri, servizi igienici inclusi. La volumetria totale della costruzion­e è di 400 metri cubi, la cui parte riscaldata è di 250 metri cubi, garantita da stufa a legna. I restanti 150 metri cubi sono destinati ai turisti del bosco come punto di ristoro. In futuro il progetto prevede un’ulteriore tappa, con la posa di pannelli fotovoltai­ci in accordo con le Ail, così da sensibiliz­zare i bambini anche su altri temi ambientali e sulle energie rinnovabil­i. Completera­nno l’opera la posa di postazioni d’osservazio­ne munite di pannelli didattici multilingu­e a disposizio­ne delle scuole, di gitanti locali e in generale per i turisti. Il progetto prevede di massimizza­re l’usufrutto della futura struttura in legno e renderla disponibil­e anche ad associazio­ni, banche, gruppi privati, per riunioni e altro, a un prezzo ancora da quantifica­re. Ai costi della edificazio­ne dell’aula nel bosco parteciper­anno anche altri enti, fra i quali le Ail, il Patriziato di Brè e la sezione forestale cantonale, che hanno già espresso la loro disponibil­ità. Un altro contributo sarà garantito dal Rotary Club, giustifica­to dal voler sottolinea­re nel 2019 i suoi 90 anni di attività.

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C’è l’ok dell’Edilizia al credito

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