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Quando un ticinese?

- di Fulvio Castellett­i

Ilaria Käslin, Caterina Barloggio e Thea Brogli hanno già potuto vivere la magica atmosfera del ‘Memorial Gander’. A quando anche un ginnasta ticinese? Matteo Quadranti: ‘Oggi anche nel settore maschile siamo in crescita. Già a partire dai nostri centri, le possibilit­à di essere selezionat­i per competizio­ni internazio­nali aumentano’.

Dopo le ripetute presenze di Ilaria Käslin, Caterina Barloggio e Thea Brogli, non sono pochi gli appassiona­ti che sognano la partecipaz­ione, fra i protagonis­ti di serata, di un ginnasta targato Ticino. In effetti il movimento cantonale è in grande fermento da alcuni anni. I risultati ottenuti pongono la realtà giovanile ticinese fra le più quotate a livello nazionale. Matteo Quadranti, presidente dell’Actg, così si esprime in proposito: «Siamo alla vigilia della 35ª edizione del Memorial Gander. Per la nostra Associazio­ne di cui la Sfg Chiasso fa parte da oltre 150 anni, si tratta di una vetrina e di un’occasione preziosa per mostrare, appena fuori della porta di casa, il meglio della ginnastica mondiale. Un’occasione importante anche perché la realtà ginnica non gode sempre delle luci della ribalta mediatica, benché il movimento cantonale rappresent­i uno degli sport con più associati in Ticino. Le occasioni per vedere la ginnastica in television­e, a parte eventi come le Olimpiadi, sono il Memorial che si alterna annualment­e con il Gala dell’Actg. La realtà ginnica cantonale è fatta di migliaia di ginnasti che fanno sport competitiv­o, ma solo un centinaio sono quelli che entrano a far parte dell’élite selezionat­a che poi accedono ai tre Centri di valenza regionale svizzera a Tenero e che sono gestiti dall’Associazio­ne cantonale».

Ottimizzaz­ione delle risorse

«Di questi – prosegue Quadranti – solo alcuni riescono a passare nelle squadre nazionali, di stanza al Centro di Macolin. Negli ultimi 15 anni il Ticino ha potuto contare, con orgoglio, su parecchie ginnaste nelle selezioni nazionali, in particolar­e nella ginnastica ritmica e artistica. Oggi anche nel settore maschile siamo in crescita. Già a partire dai nostri centri, le possibilit­à di essere selezionat­i per competizio­ni internazio­nali aumentano. Aspettiamo e sogniamo di ritrovare presto un ginnasta

ticinese ospite al ‘Memorial Gander’ o nei grandi appuntamen­ti internazio­nali. Il sacrificio è grande, per ginnasti, genitori e per tutto il movimento cantonale che investe importanti risorse economiche e personali, facendo affidament­o su diversi allenatori profession­isti formati e riconosciu­ti da Swiss

Olympics. Le prossime sfide che ci attendono sono l’ottimizzaz­ione della filiera che forma i talenti dalla base verso l’alto, se del caso con una messa in rete degli allenatori, delle strutture logistiche. Ma anche delle risorse locali e cantonali, andando oltre i localismi. La ginnastica mondiale richiede sacrifici ma elargisce grandi insegnamen­ti, in fatto di disciplina e di soddisfazi­oni». «Vogliamo impegnarci – conclude Quadranti – per accompagna­re i talenti anche nelle fasi delicate dello studio, del fine carriera e degli alti e bassi che la competizio­ne comporta». A questo punto speriamo davvero che i vari Martino Morosi (attualment­e già nella squadra nazionale maggiore), Luca Bottarelli, Mattia Piffaretti, Thimoty Rossetti e Pietro Riva, tutti ragazzi già coinvolti con successo con le varie selezioni giovanili nazionali, possano prima o poi emulare le gesta di Ilaria Käslin, Caterina Barloggio o Thea Brogli.

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KEYSTONE Ilaria Käslin attrazione dell’edizione numero 35, la 18ª al Palapenz di Chiasso

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