Il finale che compromette
Kubalik segna una doppietta, ma non basta: alla Valascia fa festa il Langnau. Oggi i biancoblù ci riprovano a Ginevra.
Ambrì – Prevalgono i rimpianti. Tanti, troppi. Per quel fischio di Urban che arriva qualche centesimo di secondo prima che il disco, dopo una furibonda mischia dalle parti di Ciaccio, finisca in rete. Quello sarebbe stato il gol del 3-1, che col senno di poi avrebbe quasi certamente scritto in ben altro modo il copione dell’epilogo della serata alla Valascia. Le proteste di Cereda inducono i direttori di gara a consultare il video, ma, poi, al ritorno sul ghiaccio, confermano la decisione presa in prima istanza: niente rete.
E di rimpianti, l’Ambrì Piotta deve averne anche per come sono poi andate le cose nel terzo tempo, e in modo particolare per quel rinvio sbagliato da Conz nel tentativo di velocizzare la ripartenza dei suoi e che, invece, si trasforma in un assist per Gustafsson, che gira il puck a Neukom che a sua volta lo spedisce in fondo al sacco per il 2-3. È la rete che alla resa dei conti condanna i biancoblù alla sconfitta contro il Langnau.
Peccato, sì, perché sin lì l’Ambrì Piotta aveva saputo tenere testa ai bernesi, nonostante la marea di dischi scagliati verso Conz in particolare nei primi 20’ (ben 22 i tiri del Langnau, contro i 7 dei leventinesi). Un primo tempo che i leventinesi riescono comunque a chiudere senza incassare reti, e andando anche vicino alla segnatura in particolare con l’uomo in più. Già, il powerplay sem- bra essere l’asso nella manica della squadra di Cereda. Ancora una volta. E lo dimostra nel secondo tempo, quando dopo aver incassato lo 0-1 di Gagnon, colpisce due volte con l’uomo in più, e in entrambe le circostanze a incaricarsi della stoccata decisiva è Kubalik. Il pareggio arriva al 28’54”, quando un suo tiro sfila fra i gambali di Ciaccio e va a toccare anche la seconda linea rossa della porta (quella che di fatto dice che di rete effettivamente si tratta). Dopo aver rivisto l’azione al video, gli arbitri confermano il gol. Un minuto e spiccioli più tardi, il topscorer biancoblù si ripete. Stavolta però il suo è un gol limpido: una sassata dalla media distanza che non lascia dubbi. Poi, come detto, nel finale del secondo tempo l’Ambrì Piotta si illude di aver trovato anche il doppio vantaggio. Ma, appunto, non arriva. E non arriverà nemmeno dopo. Perché al rientro sul ghiaccio dopo la seconda pausa il vento alla Valascia cambia decisamente direzione. Il Langnau continua a cercare con caparbietà il punto del pareggio, e lo trova con uno slap di Blaser dalla media distanza. Dopodiché, come detto, arriva il 2-3 di Neukom: la frittata è fatta. Cereda prova la mossa di togliere Conz e buttare nella mischia un sesto uomo di movimento, ma ad approfittarne è il Langnau, che infila il gol del 2-4.