Prossime votazioni: una questione di buon senso
Allarme nell’Ue: Gérard Collomb, il ministro dimissionario degli interni della Francia annuncia nella stampa “la partizione del paese o la guerra civile entro 5 anni” e già nel Sud della Francia “bande di guerriglia armata”! Non è un populista paranoico bensì un ministro che ha dimissionato perché si è trovato impotente davanti alla catastrofe imminente! La Gran Bretagna abbandona il Titanic europeo, anche i 4 di Visegrad ed anche l’Italia. La signora Merkel pianta in asso la Germania dopo aver causato il caos migratorio. Più che mai la Svizzera deve stare alla larga della sciagura europea: No alle leggi internazionali ed ai suoi giudici! No a sostegni finanziari tipo miliardi di coesione! No al disarmo dei cittadini! Invece Sì! all’indipendenza ed alla sovranità della Svizzera! Questo è populismo? No! Questo è mero buon senso, anzi sopravvivenza! Quando il ministro degli affari interni cioè il primo poliziotto del paese, annuncia la guerra civile entro 5 anni, e visto lo stato deleterio generalizzato, significa il finimondo in tutta l’Ue entro 5 anni! La Svizzera deve preparasi a ridiventare l’isola di salvezza nel mezzo della bufera. In primo luogo: la sacra unione per l’indipendenza e della sovranità del popolo perché ogni cittadino dovrà resistere. Da 30 anni “i paranoici” suonano la campana d’allarme, oggi ci siamo… La prossima votazione deve opporsi ai cavalli di Troia, lupi nell’ovile e volpi nel pollaio! Sì, lo ammetto: quanto è annunciato dalla stampa internazionale fa paura. Quando interrogavo i miei genitori sulla guerra rispondevano “Non sapevamo”. Oggi più nessuno potrà dire “Non sapevo”.
Anna Lauwaert, Onsernone