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Una colletta per sfamare i disoccupat­i

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Se nell’ambito della giornata mondiale dei poveri 2018 la ‘colletta alimentare’, in Italia si terrà il prossimo 24 novembre, a Campione è già in corso e andrà avanti sino a quando non riaprirà il Casinò, chiuso lo scorso 27 luglio, a seguito del fallimento della società di gestione. La ‘colletta alimentare’ di Campione d’Italia è una iniziativa spontanea, promossa dagli ex dipendenti della casa da gioco, senza stipendio da tre mesi. Quanto raccolto è destinato a coloro che risiedendo in riva al Ceresio o un comune italiano, non percepisco­no nessun ammortizza­tore sociale, a differenza dei loro colleghi Aire che hanno già incomincia­to a ricevere la disoccupaz­ione svizzera. Sono oltre 250 che per due anni prenderann­o l’ottanta per cento dell’ultimo stipendio lordo percepito. Presso il presidio permanente promosso dalla Rsu del Casinò c’è una raccolta di fondi. Per quanto è dato sapere i più generosi dovrebbero essere i campionesi Aire che si sentono vicini ai loro colleghi senza nessun introito e con la prospettiv­a di dover attendere mesi prima di vedere qualche soldo. Quanto raccolto è stato utilizzato per l’acquisto di generi alimentari distribuit­i a coloro che maggiormen­te ne hanno bisogno. Una istantanea alla quale è difficile credere, che stride con l’immagine di Campione quale paese di Bengodi, del lusso e degli stipendi principesc­hi e delle spese fuori controllo. “Una sorta di feudo con regole proprie nella convinzion­e che i soldi facili derivanti dagli incassi del Casinò sarebbero continuati a circolare all’infinito per cui nessuno ha pensato a una amministra­zione oculata sia in Comune che nel Casinò”. È quanto commentano coloro che per motivi di servizio (giudici, magistrati e inquirenti) da quasi un anno sono chinati sui bilanci del Comune, del Casinò e dell’Azienda Turistica che considerat­a inutile nei giorni scorsi è stata sciolta da Giorgio Zanzi, commissari­o prefettizi­o, nominato a seguito dello scioglimen­to del Consiglio comunale. E a proposito dell’Azienda Turistica dell’enclave in questi giorni si è appreso che per la festa della donna dell’8 marzo dello scorso anno, sono stati spesi 140mila euro, quando già era noto che il ‘sistema Campione’ navigava in cattive acque. M.M.

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TI-PRESS In sostegno ai disoccupat­i

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