Non vogliamo rimpiazzare gli umani, ma…
Anche il semplice camminare in giro per il campus di Microsoft a Redmond dà una chiara idea di quanto questa società sia cambiata sotto la guida di Satya Nadella e del perché sia tornata ai vertici, diventando la numero due al mondo per valore in Borsa, con 821 miliardi di dollari di capitalizzazione, vicina al trilione di Apple
Un esempio? Le case sugli alberi (treehouse). Microsoft ne ha costruite tre, dove i suoi dipendenti possono rilassarsi o lavorare a contatto con la natura, immerse come sono nel verde che circonda i 125 edifici del suo campus. Le treehouse sono di legno, con caminetti, larghe terrazze e ovviamente wifi. “Siamo in competizione per i migliori talenti e l’ambiente di lavoro è importante”, spiega il direttore Global campaigns di Microsoft Yunsun Wee a L’Economia, l’unico giornale italiano ammesso a un “Underground tour” del campus a fine ottobre, in coincidenza con la pubblicazione dei risultati del terzo trimestre 2018, molto superiori alle aspettative degli analisti di Wall Street.
Verso il nuovo modello nella nuvola
Microsoft è l’unica “vecchia” azienda high-tech che è stata capace di traghettare con successo il suo business tradizionale – il software installato su pc e server – verso il nuovo modello “nella nuvola” (cloud computing), che offre via Internet tutti i servizi alle aziende, dall’immagazzinaggio dei dati alla loro analisi e gestione “intelligente”. Il passaggio l’ha promosso e accelerato Nadella, amministratore delegato dal 4 febbraio 2014. La Amazon.com di Jeff Bezos – che pure ha il suo quartier generale vicino a Redmond, a Seattle – si era per prima lanciata sulla “nuvola” ed è oggi leader sul mercato, ma Microsoft sta crescendo a un ritmo più veloce e insidia il primato della rivale, tanto da sorpassarla per valore in Borsa. I numeri dell’ultimo trimestre parlano chiaro: Azure, il business del cloud computing Microsoft, è cresciuto del 76% e il segmento “Nuvola intelligente” – che comprende i server oltre ad Azure – è aumentato del 24% a 8,6 miliardi di dollari grazie in particolare alla strategia dell’hybrid computing, che permette ai clienti aziendali di usare sia la “nuvola” sia i propri data center. Il segmento “Produttività e processi per il business” – in cui spicca 365, la versione nella “nuvola” di Office – è cresciuto del 19% a 9,8 miliardi. Mentre il segmento “More Personal Computing” – con il sistema operativo Windows e gli apparecchi che lo usano come la console Xbox – è salito del 15% a 10,7 miliardi, grazie in particolare ai videogiochi il cui fatturato è balzato all’insù del 44%. In tutto il fatturato trimestrale è arrivato a 29 miliardi di dollari (+19%) con quasi 9 miliardi di profitti netti (+34%).
Empatia, inclusione, collaborazione e creatività
I suoi ambiziosi obbiettivi Nadella li ha raggiunti non solo con le fredde tabelle di marcia tutte grafici e numeri. Empatia e inclusione, collaborazione e creatività sono le parole d’ordine che si sentono ripetere più spesso nel campus di Redmond, insieme all’enfasi sull’impegno per eccellere nei campi più avanzati dell’high-tech, dalle applicazioni dell’intelligenza artificiale (Ai) alla corsa per costruire il primo computer quantistico al mondo.
“La qualità unica che chiamiamo empatia diventerà sempre più preziosa in un mondo in cui il torrente della tecnologia distruggerà lo status quo come mai prima d’ora”
“Prima di Nadella non avrei mai accettato di venire a lavorare qui”, racconta Tom Davis, inglese, che due anni e mezzo fa ha venduto a Microsoft la sua startup, l’italiana Solair specializzata sull’Internet of Things (IoT, Internet delle cose) e ora è il capo delle soluzioni IoT di tutta
Microsoft. “Nadella ha creato un nuovo clima, in cui si lavora rilassati, senza paura di sbagliare – continua Davis –. E l’inclusione non è uno slogan di marketing, è una preoccupazione che noi ingegneri e sviluppatori abbiamo fin dall’inizio dell’ideazione dei nuovi prodotti”. Microsoft è una delle poche aziende ad avere un “chief accessibility officer”, un responsabile delle politiche per rendere i suoi prodotti accessibili a tutti, anche ai disabili: nominata con questo ruolo all’inizio del 2016 è Jenny Lay-Flurrie, lei stessa con handicap (è sorda). Sotto la sua supervisione c’è il laboratorio “Accessibilità e inclusione” e visitarlo è un’esperienza emozionante: si vede per esempio come i suoi ricercatori hanno usato le più sofisticate tecnologie per disegnare versioni dell’Xbox che permettono di giocarci anche a chi è gravemente disabile, senza mani o paralizzato. Come il figlio maggiore di Nadella, Zain, 22 anni, quadriplegico e praticamente cieco (soffrì di asfissia prima di nascere).
“Zain ha avuto un profondo impatto su come penso, guido la gente e mi rapporto agli altri”, ha spiegato il Ceo di Microsoft, il cui invito a incorporare l’empatia nel business ha quindi profonde radici personali. Nel suo libro “Hit refresh. Una pagina nuova. La riscoperta dell’anima di Microsoft” (appena pubblicato in Italia da Roi edizioni), Nadella ha sottolineato: “La qualità unica che chiamiamo empatia diventerà sempre più preziosa in un mondo in cui il torrente della tecnologia distruggerà lo status quo come mai prima d’ora”.
Intelligenza artificiale per far ordine nel caos
La fiducia è un altro valore su cui Microsoft punta per battere la concorrenza. “Noi non monetizziamo i dati dei nostri clienti, che restano i padroni dei loro dati e possono tenerli sia nella nuvola sia nei loro server – spiega David Carmona, general manager di AI marketing
–. Noi offriamo l’intelligenza artificiale per far ordine nel caos dei dati e usarli per aumentare la produttività”. Così Microsoft ha conquistato come utente dei suoi servizi “nella nuvola” – fra gli altri – il colosso del commercio al dettaglio Walmart (270 milioni di clienti in 28 Paesi e con l’eCommerce) acerrimo nemico di amazon.com. Con l’Ai è nata anche Xiaoice, un “bot” (web robot) creato per il pubblico cinese: sa riconoscere le emozioni dei suoi interlocutori con cui chiacchiera online (660 milioni di utenti in Asia), comporre poesie, cantare e anche scrivere articoli finanziari per il quotidiano ‘China Daily’. “Non vogliamo rimpiazzare gli umani – rassicura David Heiner, consulente strategico di Microsoft –, puntiamo ad aumentare le loro capacità”. A Wall Street non si chiedono se crederci. I profitti, realizzati con empatia o no, piacciono e le azioni di Microsoft con Nadella sono quasi triplicate.