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In bici fino al mare

Rifka Mainetti noleggia a Bellinzona un carvelo2go e con il cane nel rimorchio raggiunge la Romagna La storia della postina di Cresciano che nelle scorse settimane ha percorso oltre 700 chilometri con il suo pastore tedesco nel carretto della bicicletta p

- Di Katiuscia Cidali

Non è passata di certo inosservat­a Rifka Mainetti quando, con una bicicletta lunga tre metri e mezzo e il suo cane, transitava per le strade della Riviera romagnola. Il mezzo con cui lo scorso mese ha pedalato per 715 chilometri è una bicicletta cargo assistita, noleggiata a Bellinzona con la piattaform­a carvelo2go, dell’Accademia della mobilità del Touring club svizzero. Si tratta di una rete di condivisio­ne di bici cargo elettriche, con un rimorchio con cui è possibile trasportar­e un carico massimo di 100 chili. «Tra carretto posteriore, per trasportar­e il cane, e il cargo davanti, la bici risultava più lunga della mia auto», ride, raccontand­oci che la gente, quando la vedeva faceva molte domande e talvolta scattava delle foto. Moglie, mamma di tre figli, postina, la 55enne di Cresciano è partita perché aveva voglia di mettersi in gioco. «Era un momento della vita in cui sentivo la necessità di capire dov’era il mio limite e volevo vedere se ce la potevo fare a livello psicologic­o e fisico». Al rientro il bilancio è positivo, anche se, ammette, l’idea iniziale era di andare fino in Puglia. «Ho dovuto però ripianific­are il percorso per difficoltà logistiche», spiega. Rifka non ha infatti potuto raggiunger­e il Sud, perché in quei giorni non era garantito che ci fossero navi per tornare da Bari a Ravenna. «Volevo prendere la nave perché era l’unico mezzo di trasporto che avrebbe caricato la bici da 3 metri e mezzo –. Purtroppo il porto di Ravenna era insabbiato e lo stavano dragando; non si sapeva dunque quando sarebbero stati di nuovo possibili gli attracchi». Per finire Rifka ha cambiato itinerario: è partita da Erbusco in Franciacor­ta, dove era giunta con un furgoncino, è passata da Mantova, Ferrara, Ravenna, percorrend­o la costa adriatica, pedalando fino a Cattolica e rientrando via Forlì, Imola, Bologna e Modena. Calcolando i 30 chili del cane, il suo peso, i bagagli e la bici, il peso era notevole, una ‘carovana’ da 120 chili.

‘Sulla strada grande umanità’

Il viaggio, oltre alla scoperta di sé, ha portato anche alla scoperta dell’altro. «Ho incontrato gente che mi ha aiutato, offerto cibo, acqua e un posto per riposare – racconta –. Persone molto generose che mi hanno accompagna­to per alcuni tratti. Uno sconosciut­o, incontrato sulla pista ciclabile, mi ha addirittur­a dato le chiavi della sua casa al mare, dicendomi che potevo andar lì a dormire se avevo bisogno». Sulla strada Rifka ha trovato anche alcune difficoltà: «Quando ho dovuto percorrere un tratto sulla statale mi avranno sorpassato almeno duecento camion, era abbastanza pericoloso», ricorda. Una scelta obbligata perché era l’unico collegamen­to possibile in quel punto. Infatti, a seguito del crollo del ponte Morandi di Genova, la nostra interlocut­rice ci racconta d’aver trovato diverse strade chiuse a causa di ponti in manutenzio­ne. E a casa sua, per quelle tre

settimane, il marito e i tre figli erano tranquilli? Il marito era un po’ preoccupat­o, ci dice «ma ha accettato la mia decisione». Era forse già abituato a imprese simili da parte della moglie, dato che l’anno scorso era partita da Coira e aveva camminato fino a casa, percorrend­o 180

km, sempre con la cagnolina Kira, un incrocio di pastore tedesco. E con la fedele bestiola sempre tutto bene? La partenza con la bici cargo non è stata delle migliori; è stato necessario acquistare un trasportin­o apposito, perché nel rimorchio il cane non voleva starci. Ma poi tutto è filato

liscio e assieme alla compagna di viaggio ha lasciato anche l’impronta sul cancello della casa di Vasco a Verucchia, dove altri fan hanno lasciato i loro messaggi. “715 chilometri in bicicletta con il mio cane Kira”, è stato impresso in ricordo di questa esperienza speciale.

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Un viaggio alla scoperta dei propri limiti: un segno che rimane dentro di sé e... sul cancello della casa di Vasco a Verucchia

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