laRegione

‘L’infanzia è la generazion­e del domani, l’adulto ne è responsabi­le’

-

«L’idea è partita dall’articolo di Simonetta Caratti. Il titolo ‘Infanzie rubate’ diceva tutto. Abbiamo voluto che fosse anche il nome del nostro incontro». A nome del Lyceum Club Internazio­nale di Locarno parla alla ‘Regione’ Franca Righetti-Fagetti, membro del comitato, colei che ha dato il la all’incontro del prossimo 15 novembre. «Da ex insegnante, sono sempre stata sensibile al rapporto con l’infanzia e all’attenzione che va dedicata ai bambini. D’accordo con i membri del ‘Lyceum’, ho pensato che sarebbe stato importante parlarne all’interno dei nostri incontri». Reperire il relatore della serata non è stato facile. Solo una volta interpella­ti i vari Mora residenti in Ticino si è arrivati a una sua conoscente, che ha spostato il campo della ricerca a Zurigo. «Con Giovanni ci siamo parlati, lui ha accettato con piacere la proposta del club». Quell’articolo del 2 marzo, Righetti lo ricorda come acqua fredda sul viso: «Avevamo informazio­ni vaghe, ma nulla che ci facesse pensare a un fenomeno di tale portata. Ho insegnato in Mesolcina e tra Ascona e Losone, e nel mio percorso scolastico non mi è mai capitato di incontrare direttamen­te situazioni simili. Per questi casi, si credeva che le famiglie venissero aiutate. È stato doloroso sapere che si è taciuto su cose a proposito delle quali tutti avremmo dovuto essere a conoscenza. D’altra parte, si riponeva fiducia nell’autorità preposta, nelle varie istituzion­i e nei responsabi­li». Quello di giovedì 15 novembre sarà un incontro aperto al pubblico, come d’abitudine al ‘Lyceum’. «Il nostro desiderio – continua Righetti – è sensibiliz­zare. Il tema è complesso, di per sé non facile da portare in pubblico. Il confine tra l’accusa e il voler informare è delicato. È un attimo cadere nella compassion­e fine a se stessa. Non sarà un’accusa, dunque, ma ci limiteremo a ricordare che questi fatti sono accaduti e che è dovere di tutti evitare che accadano di nuovo». Per l’ex insegnante di matematica è un dolore ogni volta che l’infanzia viene toccata: «L’infanzia è la generazion­e del domani e l’adulto ha tanta responsabi­lità. Ho vissuto 40 anni in mezzo ai giovani, ne ho una stima grandissim­a e ho sempre riposto grande fiducia in loro. Il dialogo è essenziale. Ne ho le prove».

 ?? TI-PRESS ?? Una stele, a futura memoria
TI-PRESS Una stele, a futura memoria

Newspapers in Italian

Newspapers from Switzerland