Breggia rinaturata ‘al lavoro’
Non tutto il maltempo vien per nuocere, verrebbe da dire. Le abbondanti piogge abbattutesi sul Mendrisiotto nella passata settimana hanno anche permesso di controllare la buona riuscita dei lavori effettuati negli scorsi mesi lungo la Breggia. Ad agosto, infatti, è stato avviato il cantiere per rinaturare i 330 metri di alveo che, partendo dalla zona del laghetto del Ghitello e costeggiando il centro commerciale arrivano sino al ponte Polenta (vedi ‘laRegione’ del 20 agosto). Le piogge, come detto, hanno dunque dato una mano a verificare lo stato del tratto di fiume in questione. Per fare ciò ci si è dunque affidati alla «piccola piena» verificatasi negli scorsi giorni. «Lunedì scorso la portata d’acqua del fiume era di circa 24/25 metri cubi al secondo» ci spiega Tiziano Putelli dell’Ufficio caccia e pesca. Un’intensità sufficiente per osservare il comportamento dell’alveo dopo i lavori (sebbene alcuni avvenimenti atmosferici abbiano portato il fiume a 40 metri cubi al secondo). Lungo i 330 metri rinaturati – parte di essi, circa 190 metri, avevano già costituito la ‘tratta test’ realizzata nel 2011 – gli esperti hanno così potuto appurare che in generale tutto funziona: «Ci sono un paio di correttivi da applicare, come ad esempio l’allungamento di una pozza», ma nel complesso tutto è andato per il meglio. Per l’occasione, viste le piogge intense, è stata anche aperta la paratia del laghetto del Ghitello, anch’essa recentemente sostituita. In gergo si è dunque effettuato uno «spurgo tecnico», un’apertura della briglia effettuata durante la piena permettendo così «di mantenere nel tempo l’opera». Acqua che, infine, ha inoltre permesso di trasportare il materiale presente nell’alveo del fiume, come ad esempio parte del conglomerato demolito durante i lavori di rinaturazione e di recupero dell’ecosistema. SLI