Una spanna sempre avanti, ma mai al riparo
Lugano – Sempre avanti ma mai a sufficienza per potersi sentire veramente al riparo. È questo il copione che va in scena alla Cornèr Arena. Alla fine il Lugano la spunta, ma stringendo i denti fino alla terza sirena. O, almeno fino alla rete del 5-3 infilata a 70” dalla sirena da Walker nella porta lasciata incustodita da Schlegel. Dopo essere andati in doppio vantaggio nei primi 11’ e spiccioli di gioco (grazie a Hofmann e a Fazzini, tornato alla rete dopo una lunga astinenza), i Lions si rifanno sotto, fissando il parziale di 2-1 alla prima pausa. Nel periodo centrale il Lugano prova a prendere il largo, segnando altre due volte (con Morini e Jörg) anche grazie alla complicità di un portiere avversario tutt’altro che a tenuta stagna. Quando la partita sembrava aver imboccato una strada tutta in discesa verso la sua conclusione, lo Zurigo ritrova il modo per riaprirla con un poderoso colpo di reni. Se ne incarica Cervenka, che a 5 contro 3 batte Merzlikins una seconda volta e permette ai suoi di andare alla seconda pausa in ritardo di due reti. Che diventano una sola quando Schäppi segna il 4-3 al 48’45”. Il Lugano inizia a sentire sul collo il fiato dell’avversario, che tuttavia non riesce a concretizzare l’aggancio. Nel disperato tentativo con 6 uomini di movimento, si vede nuovamente trafitto. È il 5-3 che mette la parola fine al match. M.I.