Beffa atroce ben oltre il 90’
In vantaggio 2-1 fino all’88’, la squadra di Mangiarratti subisce la rimonta dell’Aarau che si impone 3-2
Alzi la mano chi, quando il Chiasso ha siglato il 2-1, pensava che potesse finire con una sconfitta. Qualcuno l’aveva anche paventato, ma la maggior parte dei presenti riteneva che la partita fosse nelle mani degli uomini di Mangiarratti. Forse non stavano meritando del tutto la vittoria, ma erano in vantaggio. Eppure, come nelle sceneggiature più atroci, l’Aarau ha trovato due gol in 4’ nel finale, neanche a farlo apposta su calcio da fermo, tallone d’Achille dei rossoblù, prova ne sia l’arrabbiatura di Mangiarratti a fine gara di Coppa. «Se ci abbiamo puntato? Naturalmente, ma non solo su quello, però sapevamo di poter fare qualcosa. Prepariamo sempre sia i calci da fermo sia le situazioni su cui l’altra squadra incassa gol», spiega a fine partita l’ex rossoblù Michael Perrier. Parlano solo gli argoviesi, perché il Chiasso è in silenzio stampa. Comprensibili rabbia e delusione. Basti rivedere i due gol della vittoria argoviese. L’Aarau batte un corner corto, e Zverotic svetta e segna. Poi, su una punizione, nei minuti di recupero, Jäckle impegna Mossi, ottimo in diverse circostanze, ma sul tap-in nessuno sa anticipare Almeida che mette a segno la rete decisiva. Distrazioni ed errori che non si possono concedere, soprattutto non in una partita del genere, e quando si stava andando in direzione di una vittoria che valeva oro. Poteva cambiare il campionato, invece ora a svoltare è quello dell’Aarau. «Siamo una squadra costruita per rimanere nella parte alta della classifica, ma abbiamo cambiato tanto e c’è voluto tempo per trovare gli automatismi, ci siamo riusciti solo da qualche settimana – analizza ancora Perrier –. “Oggi partita decisiva? È ancora presto per dirlo, ne mancano ancora tante. Era sicuramente importante, questo sì». Anche perché il Chiasso in quattro minuti è passato da un rassicurante ma virtuale “+7”, a un ben più temibile “+1”: un colpo micidiale al morale. Ad aprire le marcature erano stati proprio i rossoblù: Kabacalman imbecca Josipovic, in questo momento l’uomo in più, secco e preciso il suo rasoterra. Poco dopo la mezz’ora, Mali-
nowski atterra in area un avversario, e l’arbitro non ha dubbi: calcio di rigore, trasformato da Maierhofer. Sulla corsia sinistra il Chiasso, con Padula terzino, soffre, quasi tutte le azioni argoviesi arrivano da quella corsia. Dopo la rete incassata, i locali
sbandano, e gli ospiti vanno due volte vicini al gol. Nella pausa Mangiarratti si sgola. A rompere l’equilibrio è Batista, su un magistrale assist di Malinowski. Esplode il Riva IV, ma la gioia dura poco e si trasforma in amarezza. È decisamente un
periodo in cui non gira nulla, anche se va detto che gli argoviesi hanno colpito un palo (sul pallone respinto incredibilmente non è arrivato il gol), e una traversa. Gettare una partita del genere alle ortiche, così, fa male.