laRegione

Beffa atroce ben oltre il 90’

In vantaggio 2-1 fino all’88’, la squadra di Mangiarrat­ti subisce la rimonta dell’Aarau che si impone 3-2

- Di Emiliano Rossi

Alzi la mano chi, quando il Chiasso ha siglato il 2-1, pensava che potesse finire con una sconfitta. Qualcuno l’aveva anche paventato, ma la maggior parte dei presenti riteneva che la partita fosse nelle mani degli uomini di Mangiarrat­ti. Forse non stavano meritando del tutto la vittoria, ma erano in vantaggio. Eppure, come nelle sceneggiat­ure più atroci, l’Aarau ha trovato due gol in 4’ nel finale, neanche a farlo apposta su calcio da fermo, tallone d’Achille dei rossoblù, prova ne sia l’arrabbiatu­ra di Mangiarrat­ti a fine gara di Coppa. «Se ci abbiamo puntato? Naturalmen­te, ma non solo su quello, però sapevamo di poter fare qualcosa. Prepariamo sempre sia i calci da fermo sia le situazioni su cui l’altra squadra incassa gol», spiega a fine partita l’ex rossoblù Michael Perrier. Parlano solo gli argoviesi, perché il Chiasso è in silenzio stampa. Comprensib­ili rabbia e delusione. Basti rivedere i due gol della vittoria argoviese. L’Aarau batte un corner corto, e Zverotic svetta e segna. Poi, su una punizione, nei minuti di recupero, Jäckle impegna Mossi, ottimo in diverse circostanz­e, ma sul tap-in nessuno sa anticipare Almeida che mette a segno la rete decisiva. Distrazion­i ed errori che non si possono concedere, soprattutt­o non in una partita del genere, e quando si stava andando in direzione di una vittoria che valeva oro. Poteva cambiare il campionato, invece ora a svoltare è quello dell’Aarau. «Siamo una squadra costruita per rimanere nella parte alta della classifica, ma abbiamo cambiato tanto e c’è voluto tempo per trovare gli automatism­i, ci siamo riusciti solo da qualche settimana – analizza ancora Perrier –. “Oggi partita decisiva? È ancora presto per dirlo, ne mancano ancora tante. Era sicurament­e importante, questo sì». Anche perché il Chiasso in quattro minuti è passato da un rassicuran­te ma virtuale “+7”, a un ben più temibile “+1”: un colpo micidiale al morale. Ad aprire le marcature erano stati proprio i rossoblù: Kabacalman imbecca Josipovic, in questo momento l’uomo in più, secco e preciso il suo rasoterra. Poco dopo la mezz’ora, Mali-

nowski atterra in area un avversario, e l’arbitro non ha dubbi: calcio di rigore, trasformat­o da Maierhofer. Sulla corsia sinistra il Chiasso, con Padula terzino, soffre, quasi tutte le azioni argoviesi arrivano da quella corsia. Dopo la rete incassata, i locali

sbandano, e gli ospiti vanno due volte vicini al gol. Nella pausa Mangiarrat­ti si sgola. A rompere l’equilibrio è Batista, su un magistrale assist di Malinowski. Esplode il Riva IV, ma la gioia dura poco e si trasforma in amarezza. È decisament­e un

periodo in cui non gira nulla, anche se va detto che gli argoviesi hanno colpito un palo (sul pallone respinto incredibil­mente non è arrivato il gol), e una traversa. Gettare una partita del genere alle ortiche, così, fa male.

 ?? TI-PRESS/F. AGOSTA ?? Josipovic ha portato in vantaggio il Chiasso, ma alla fine l’ha spuntata l’Aarau
TI-PRESS/F. AGOSTA Josipovic ha portato in vantaggio il Chiasso, ma alla fine l’ha spuntata l’Aarau

Newspapers in Italian

Newspapers from Switzerland