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Sam penalizzat­a, Riva ko

Cadono i Tigers a Neuchâtel e il Riva contro il Ginevra. Una valida Sam cede ai Lions solo nell’ultimo quarto.

- Di Dario ‘Mec’ Bernasconi

Il Lugano ha avuto un approccio alla gara che ha messo in salita tutta la partita: difesa inguardabi­le e attacchi approssima­tivi hanno messo i neocastell­ani in fuga sin dai primi minuti. Nel secondo quarto i bianconeri sono scesi in campo e hanno rosicchiat­o punto su punto, arrivando alla pausa centrale con il distacco dimezzato, 50-41. Trend continuato nel terzo quarto, con Neuchâtel ad arrancare, mentre Pollard e compagni dettavano ritmi e difesa: 69-61 all’ultima pausa. Al 3’, sul 69-65, Green sbaglia tre liberi di fila che potevano valere il –1. Poi, due palle perse malamente riportano i padroni di casa a tre possessi. Un paio di forzature, due rimbalzi offensivi concessi e una tripla di Molteni, ridanno il +11 al Neuchâtel, 83-72 a 2’ dalla fine, e il tempo per rimontare non c’è più. Vanno considerat­e tre statistich­e: il Neuchâtel ha mandato cinque uomini in doppia cifra, il Lugano tre; il 3/19 al cospetto del 7/19 nel tiro da 3, e i dieci liberi sbagliati, sono una chiave di lettura reale. Non manca molto al Lugano per arrivare in alto, ma per ora le rotazioni limitate e una difesa troppo alterna lo condannano contro le big del campionato. La Sam perde negli ultimi minu- ti una gara che l’ha vista avanti anche di 12. Primo tempo su alti ritmi con percentual­i al tiro molto valide da entrambe le par- ti. Gara molto aperta con gli attacchi a farla da padroni. La tripla di Sinclair sulla sirena fissa il +5 a metà gara: 47-42. Pur sbagliando quattro liberi consecutiv­i, la Sam scava a poco a poco un margine che sale a +12 a una manciata di secondi dalla fine del terzo quarto, 68-56. Ginevra non ci sta, infila subito un 5-0, col parziale che in 4’ è di 4-16: 74-74 al 5’. Ginevra è molto aggressiva, eufemismo, ma gli arbitri tollerano. La Sam perde il filo e negli ultimi 3’ cede alle incursioni di Smith e Colter e la gara finisce con uno scarto che non riflette l’andamento della gara. «Poco da rimprovera­re ai miei, più vittime di altrui scelte che nostre: sono deluso per certe situazioni che si sono create e che ci hanno penalizzat­o in maniera evidente», commenta un

Gubitosa distrutto a fine gara. Nulla da fare per il Riva Basket contro il Ginevra. Le ospiti si sono mostrate un ostacolo tosto, ben dotato fisicament­e e con un numero maggiore di rotazioni efficaci. Il Riva era partito bene, conducendo, seppur con scarti minimi, fino al 16-14 alla prima pausa. Nel secondo quarto, dopo il +5,

21-16 al 2’, le ginevrine piazzano un 11-0 che stordisce: 21-27 al 6’. Ghidossi e compagne non si disuniscon­o, reagiscono trascinate dal duo americano e rientrano a -1, 28-29 all’8’. Una tripla della Margot e due palle perse, mettono Ginevra a +5 alla pausa, 33-38. La svolta nel 1’ del terzo quarto: Augugliaro, cervello e tiratrice della squadra esce per

distorsion­e a una caviglia: il Riva è a -1, 37-38, ma nei successivi 4’ non trova punti: Ginevra scappa a +5, 39-44 e poi è +7 all’ultima pausa: 44-51. Divario che sale a 12 punti quando s’infortuna anche Ghidossi: Riva spara a zero, solo quattro punti nell’ultimo quarto. Ginevra va sul 46-64 al 7’. Cala il sipario sulla partita.

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TI-PRESS/F. AGOSTA Il gioco fisico e oltre il consentito dei Lions ha piegato la resistenza della Sam

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