laRegione

Si deve porre un freno al calo dei tesserati

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Il ritrovo è per le 20 alla Bricola di Rivera dove l’ordine delle trattande è piuttosto nutrito. Si inizierà con la premiazion­e del campionato per sezioni vinto per la prima volta dall’Ideal di Coldrerio. Poi l’appello nominale dei club presenti, ossia 31 società. Il cassiere Luca Robbiani porrà in discussion­e il preventivo 2019 prima di passare all’analisi del rapporto nazionale. Subito dopo sarà il turno dell’artiglieri­a in quanto sul tavolo delle discussion­i giungerann­o alcune proposte davvero importanti. Intanto non è sfuggito a nessuno che l’organico della Federazion­e bocce ticinese si stia erodendo in modo massiccio. Questo esodo di tesserati nostrani è la causa principale di scelte scellerate adottate in passato. Noi de ‘laRegione’, al centro di questo articolo, proponiamo una foto scattata nel 1988 a Locarno: una parata di grandi dirigenti con da sinistra Tom Carmine, Bruno Bernasconi, Edoardo Ghisletta, Fausto Caldera-

ri, Rico Bürgin e Grimani con davanti quattro noti campioni. A quel tempo la Fbti disponeva ancora di un organico di quasi cinquemila tesserati. Oggi i tesserati sono meno di mille, le iscrizioni alle gare sono calate massicciam­ente e di riflesso anche i premi. L’emorragia di soci proseguirà anche nel 2019 e proprio questa sera a Rivera si dovrà avere finalmente il coraggio di modificare il regolament­o dell’assegnazio­ne dei titoli di campione ticinese. Ci prova con una proposta precisa la Bocciofila Agno, ma si deve assolutame­nte andare oltre. In caso contrario fra non più di un paio d’anni saremo qui a contarci. Ma non a centinaia, forse addirittur­a solo a decine.

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FZ Parata di dirigenti e campioni

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