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Affollamen­ti da misurare

Alcune linee cittadine sono sovraccari­che? Angelo Jelmini: ‘Faremo una analisi’ Crescono gli utenti del trasporto pubblico, arriva AlpTransit Ceneri, il Pvp frena le auto ma... Ecco cosa risponde il capodicast­ero (e presidente Tpl).

- Di Leonardo Terzi

Si sperava che la riapertura della funicolare alleggeris­se il carico sui bus cittadini, ma per ora la ‘Sassellina’ non sembra riuscire nell’intento. Angelo Jelmini promette accertamen­ti.

Le cifre sono incoraggia­nti: più 11,4% di passeggeri trasportat­i dalla Tpl, più 7,5% per quanto riguarda gli abbonament­i Arcobaleno su scala cantonale. E ci sono le premesse per ulteriori, favorevoli sviluppi, come AlpTransit Ceneri e le modifiche alle linee urbane che entreranno in vigore il 10 dicembre. Già, ma cosa succedereb­be sulle linee più gettonate se crescesse ulteriorme­nte l’utenza? Come tutti possono vedere, ci sono frequenti situazioni di sovraffoll­amento sulle linee che portano verso la stazione, ma non solo. Che fare? Abbiamo voluto sottoporre la questione ad Angelo Jelmini, municipale di Lugano titolare del Dicastero sviluppo territoria­le (che comprende il trasporto pubblico) e presidente della Trasporti pubblici luganesi Sa, la Tpl appunto. Cominciamo con una ipotesi: l’affollamen­to delle linee dirette verso la collina può essere dovuto a un riscontro deludente della nuova funicolare? «Secondo me la funicolare ha ripreso bene le capacità che aveva prima. Però: la sistemazio­ne dei percorsi pedonali invoglia a scendere piedi verso la città, altri invece hanno preso l’abitudine di utilizzare le linee del bus. Le cifre ci dicono che nel complesso abbiamo avuto un aumento di passeggeri, il che vuol dire che il servizio è apprezzato».

Corse supplement­ari?

Vi siete mai chinati sul problema del sovraffoll­amento su queste linee? «Se si riscontras­se un affollamen­to, bisognereb­be immaginare di aumentare le corse, perché i nostri articolati sono già lunghi 14 metri, da 100 persone l’uno. Bisognereb­be capire in quali comparti e in quali orari si verifica l’affollamen­to. Chiederò al mio direttore (della Tpl, ndr) un’analisi del grado di affollamen­to dei nostri bus, e dove si individua. Certe situazioni le ho notate anch’io: in corrispond­enza degli orari di entrata e uscita dalle scuole ed effettivam­ente c’è una massa importante di persone, però avere dei dati oggettivi servirebbe anche per sostenere un potenziame­nto

dei servizi. Corse supplement­ari, per esempio in coincidenz­a dell’arrivo di un treno. Naturalmen­te bisogna anche capire fino a dove il Cantone è disposto a finanziare più mezzi e più personale per contrastar­e questo affollamen­to. Che deve essere oggettiviz­zato con delle cifre alla mano. Devo dire che sento e leggo anche segnalazio­ni di segno opposto, di quello che vede passare un bus vuoto. Io posso comunque ribattere che, se su un bus ci fossero anche solo quattro persone, sarebbero sempre quattro automobili in meno sulla strada mentre se ci fossero 40 passeggeri sarebbero quasi 40 auto, o giù di lì, dal momento che in media ogni auto porta 1,3 passeggeri». Ulteriori importanti potenziame­nti sono attesi per il 2021, soprattutt­o sul Vedeggio ma cosa si farà per garantire una vivibilità nel tratti urbani? Ci sono resistenze, nel senso che Città o Cantone hanno... il braccino corto quando si parla di confort dei viaggiator­i? «Noi non penso che abbiamo... il braccino corto, visto che spendiamo 19 milioni all’anno; qualcosa facciamo... Come Tpl lavoriamo su mandato di prestazion­e che ogni anno viene sottoposto al Cantone, il quale decide cosa è sostenuto e non sostenuto. C’è una Sezione della mobilità che non sempre benedice quello che si propone. È un meccanismo abbastanza complesso, che comprende anche il sistema Arcobaleno. Attraverso la mobilità aziendale stiamo cercando di attivare qualche linea di interesse locale, per esempio stiamo ragionando sul collegamen­to col Piano della Stampa. D’altra parte anche a Lugano, basta vedere la discussion­e sul Pvp sul traffico e sui mezzi pubblici siamo allo scontro culturale. Io l’ho detto e lo ripeto: un centro cittadino attrattivo non deve essere necessaria­mente attraversa­to dal traffico. Però deve essere accessibil­e grazie ai posteggi e al mezzo pubblico. Chi vuole sempliceme­nte attraversa­rlo farà un’altra strada. Siccome ci sono idee molto contrastan­ti, vedremo cosa deciderà il Consiglio comunale sul discorso della pedonalizz­azione e ci adegueremo...».

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TI-PRESS La 3 è fra le linee più gettonate

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