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Due posti, sette aspiranti pp

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Nella seduta che si aprirà lunedì 19 novembre il Gran Consiglio sarà chiamato a eleggere due procurator­i pubblici: subentrera­nno ad Antonio Perugini e a Paolo Bordoli. Perugini, il veterano del Ministero pubblico, già sostituto procurator­e generale, ha rassegnato le dimissioni con effetto dal 1° febbraio prossimo. Bordoli continuerà a indossare i panni del magistrato ma al Palazzo di giustizia svolgerà una nuova funzione: dal 1° gennaio 2019 sarà infatti giudice dei provvedime­nti coercitivi, succedendo a Claudia Solcà, che dal prossimo anno farà parte della (nuova) Corte d’appello del Tribunale penale federale. Ebbene, gli aspiranti pp fra i quali il parlamento sceglierà i due nuovi procurator­i sono sette (il concorso è scaduto l’8 ottobre, una candidatur­a è stata nel frattempo ritirata). Sono – in ordine alfabetico – Chiara Buzzi, Petra Canonica Alexakis, Pablo Fäh, Veronica Lipari, Cinzia Luzzi, Maurizio Pagliuca e Samuele Scarpelli. Tutti e sette i candidati sono stati ritenuti “idonei” a ricoprire la carica dalla Commission­e di esperti. Quattro sono stati considerat­i “particolar­mente idonei”: si tratta di Chiara Buzzi (area Ppd), avvocato; di Cinzia Luzzi, pp supplente a tempo pieno; di Maurizio Pagliuca, avvocato e di Samuele Scarpelli, segretario giudiziari­o. Sono stati ritenuti idonei: Petra Canonica Alexakis (area Ppd), segretaria giudiziari­a; Pablo Fäh (area Ps), segretario giudiziari­o e Veronica Lipari (area Ps), vicecancel­liera al Tribunale penale cantonale. Questi dunque i sette aspiranti procurator­i pubblici. Dei due nuovi pp, uno entrerà in carica il prossimo 1° gennaio, l’altro il 1° febbraio 2019. Per entrambi il mandato scadrà il 31 dicembre 2020, quando il Gran Consiglio, autorità di nomina dei magistrati, procederà al rinnovo delle cariche in seno al Ministero pubblico.

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TI-PRESS Il parlamento designerà a breve i subentrant­i di Perugini e Bordoli

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