laRegione

Mezzi blindati forgiati a Grono

La ditta Belloli Sa selezionat­a quale centro di competenza per la lavorazion­e di acciaio balistico Su incarico dell’azienda Gdels-Mowag, da quest’anno in Mesolcina si producono componenti per veicoli corazzati per il trasporto delle truppe

- Di Giacomo Rizza

Si espande ulteriorme­nte la Belloli Sa di Grono: da inizio 2018 è infatti divenuta il Centro di competenza per la lavorazion­e di acciaio balistico su mandato della Gdels-Mowag, ditta svizzera che produce e vende veicoli carrozzati per truppe militari. Nell’ambito della sua strategia di insourcing, l’azienda con sede a Kreuzlinge­n ha spostato dalla Germania alla Mesolcina il polo per la produzione di diversi componenti destinati all’assemblagg­io di mezzi blindati. «Sono tuttavia veicoli con il solo scopo di trasportar­e e fornire protezione, senza quindi l’installazi­oine di armi», hanno tenuto a precisare il direttore tecnico di Belloli Sa, Alberto Belloli, e il Ceo di Gdels-Mowag, Oliver Dürr, durante la visita aziendale di ieri mattina aperta ai media e ad alcuni membri del Consiglio nazionale e del Consiglio di Stato grigionese. Nello specifico, l’azienda di Grono è responsabi­le per il taglio preciso di acciai speciali mediante la tecnica dell’acquaabras­ivo (operazione che avviene nell’apposito stabilimen­to di Lostallo), e della saldatura di componenti e sottogrupp­i destinati ai veicoli corazzati. Componenti che devono raggiunger­e gli alti standard in termini di precisione e resistenza. «Esigenze che siamo orgogliosi di poter soddisfare, aprendo nel contempo nuove prospettiv­e profession­ali e possibilit­à di formazione continua ai giovani della regione», ha affermato Alberto Belloli. L’accordo tra le due aziende prevede che nei prossimi quattro anni a Grono verranno prodotti e assemblati tetti, portelloni, serbatoi e altri componenti e sottogrupp­i per oltre 300 veicoli dei modelli Piranha e Eagle. Oltre all’esercito svizzero, parte di questi saranno poi venduti all’estero, con i principali acquirenti che rispondono al nome di Romania, Danimarca e Botswana.

Pianificaz­ione a lunga scadenza

e nuove assunzioni

L’investimen­to per portare a Grono il Centro per la lavorazion­e dell’acciaio balistico permetterà a Belloli Sa di pianificar­e a lunga scadenza, creando quindi posti di lavoro e assicurand­o investimen­ti in tecnologie, attrezzatu­re e certificaz­ioni. Solo negli ultimi mesi il personale è infatti aumentato di cinque unità e nel futuro si prevedono ulteriori assunzioni. Attualment­e il contingent­e dell’azienda conta 55 impiegati, dei quali quattro apprendist­i. Una progressio­ne di cui benefician­o anche altre aziende a Sud della Alpi, tra le quali ad esempio la Poretti e Gaggini di Bedano che a sua volta realizza e fornisce nu-

merosi componenti su incarico della ditta mesolcines­e.

Una mansione in più

La lavorazion­e di acciaio bellico si aggiunge alle mansioni ‘storiche’ della ditta familiare di quinta generazion­e

con sede in Svizzera da oltre 100 anni. La specializz­azione più nota è quella della fornitura di prodotti, macchine ed equipaggia­menti nel settore della costruzion­e di gallerie e nell’edilizia. A questo proposito, nell’officina di Grono si producono vari tipi di ancoraggi (permanenti e a frizione) con i relativi accessori.

Un altro campo in cui opera Belloli Sa è la produzione di varie sovrastrut­ture per camion (betoniere, benne, cassoni ecc.) basata su un rapido sistema idraulico interscamb­iabile. Altre attività sono la costruzion­e di sistemi antivalang­ari, costruzion­i metalliche e opere di manutenzio­ne.

 ?? TI-PRESS/CRINARI ?? Il Ceo di Gdels-Mowag, Oliver Dürr, e il direttore operativo di Belloli Sa, Alberto Belloli, davanti a un ‘Piranha’
TI-PRESS/CRINARI Il Ceo di Gdels-Mowag, Oliver Dürr, e il direttore operativo di Belloli Sa, Alberto Belloli, davanti a un ‘Piranha’

Newspapers in Italian

Newspapers from Switzerland