Il contatto contro l’on-line
Nell’era di internet, secondo i promotori, presentarsi direttamente al pubblico diventa fondamentale per le ditte locali e il tessuto sociale
Raccontare identità urbane; mettere in contatto diretto commercianti e artigiani ticinesi con il pubblico; favorire la conoscenza di servizi, operatori e opportunità offerte dal territorio. E, non da ultimo, regalare alle famiglie un momento di svago, con la possibilità di curiosare nei vari settori. Questo lo scopo della fiera-evento “EspoVerbano” che ha aperto ieri sera i battenti al Palexpo Fevi di Locarno. A svelare, in anteprima, alla stampa i contenuti della sesta edizione della rassegna (la seconda nella versione ampliata grazie alla tensostruttura aggiuntiva che porta a complessivi 2750 i metri quadrati a disposizione del centinaio di espositori) Niccolò Salvioni e Marco Garbani Nerini, rispettivamente presidente e vicepresidente dell’associazione promotrice. Una kermesse, quella locarnese, resa possibile dal prezioso sostegno offerto dalla Città e dai numerosi sponsor tecnici ai quali sono andati, in entrata, i ringraziamenti di rito. Sotto il tetto del Palexpo Fevi, anche quest’anno, ci saranno diverse novità. A cominciare dalla presenza della Polcantonale, ospite d’onore, in mostra con Gendarmeria e Polizia giudiziaria; come pure della Rsi di Comano, che oltre allo stand sarà in “vetrina”, sabato e domenica, con un veicolo regia aperto al pubblico all’esterno del palazzetto. Da non per-
dere, per gli animi più “nostalgici”, l’esposizione di foto d’epoca del Locarnese curata da Foto Garbani e la lunga carrellata di animazioni (con la sala giochi, a pagamento, per i ragazzi) che sempre accompagnano “EspoVerbano”. Vi sarà spazio pure per l’associazionativismo locale. Non mancheranno le ricche offerte culinarie che sempre accompagnano la rassegna. Ben 350 metri quadrati dedicati alla buona tavola, con prezzi popolari e una super offerta per i bambini fino a 12 anni, che nel fine settimana potranno pranzare con un piatto di pasta gratuito. «La nostra vuole essere una manifestazione adatta alle famiglie, che non vanno “salassate” – spiega Garbani –. Anche l’entrata gratuita contribuisce a incentivare la loro presenza qui». A chi si interroga sull’opportunità di una simile esposizione nell’era di internet e dell’acquisto on-line, Garbani risponde in modo chiaro: «Serve a promuovere le ditte con sede in Ticino permettendo loro un contatto diretto con il pubblico. Un’occasione per far conoscere la propria imprenditorialità che va oltre lo schermo di un computer. Siamo dell’idea che senza informazione diretta e consulenza l’economia locale non possa assicurarsi un futuro. Anche il tessuto sociale della regione (e non solo l’economia) ci perderebbe se non ci fossero simili opportunità». La prova che EspoVerbano funziona? «Gli espositori tornano volentieri, anno dopo anno. Chi rinuncia non lo fa perché sconcertato e deluso. La maggioranza di loro si lega a noi per più anni» conclude il vicepresidente che si aspetta, visto il fine settimana all’insegna del tempo incerto, 15mila visitatori.