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Como: via i container, tutti in città

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È iniziato lo smantellam­ento del campo governativ­o di via Regina Teodolinda a Como. Stanno, infatti, portando via gli oltre 80 container che in due anni hanno ospitato migliaia di migranti. Il Comune di Como, nella persona della vicesindac­a Alessandra Locatelli – assessora ai servizi sociali nonché parlamenta­re della Lega – ha risposto picche alla richiesta, sottoscrit­ta da una quindicina di associazio­ni e da un migliaio di volontari, di trasformar­e il campo governativ­o in un centro di accoglienz­a per poter affrontare l’emergenza freddo, ormai alle porte. Non ha fatto breccia neppure la presa di posizione di tutti i gruppi (salvo quello leghista) presenti in Consiglio comunale. Lega che, forte del peso nel governo, ha imposto la chiusura del campo governativ­o, nonostante i continui arrivi, anche se in misura molto minore rispetto agli anni scorsi. Non è certo una coincidenz­a il fatto che da quando i migranti non possono più accedere alla struttura, a Como si sia aggravata l’emergenza in città. Come sostenuto dal presidente dell’Osservator­io giuridico dei migranti Antonio Lamaruccio­la: «Sono ormai più di 200 gli stranieri presenti stabilment­e in città ma senza un tetto per passare la notte. Il problema maggiore, paradossal­mente, riguarda coloro che si sono visti riconoscer­e la domanda di protezione ed escono dal circuito della prima accoglienz­a». L’Osservator­io, formato da una dozzina di avvocati, ha sinora assistito un migliaio di migranti, molti dei quali minori non accompagna­ti riuscendo anche a ottenere numerosi ricongiung­imenti familiari sia in Svizzera che nel Nord Europa. M.M.

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