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La Svizzera guarda al futuro

Patrick Fischer alla testa di una selezione di prospettiv­a: ‘Mi piace lavorare con i giovani per conoscerli meglio’

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La Deutschlan­d Cup darà avvio nel weekend a una nuova stagione della Nazionale. Con un Patrick Fischer saldamente al timone del vascello dopo che l’argento mondiale ha fatto scordare la pessima spedizione olimpica a Pyeongchan­g. Per affrontare Slovacchia, Germania e Russia in quel di Krefeld, il tecnico elvetico ha selezionat­o una squadra di prospettiv­a, zeppa di giovani promesse, cinque delle quali alla loro prima convocazio­ne (Gauthier Descloux, Andrea Glauser, Roger Karrer, Jérôme Bachofner e Marco Miranda) e di pochi punti di riferiment­o (Senn, Fora, Frick, Riat e Rod, tutti presenti in Danimarca)... «Mi piace lavorare con i giovani. È importante conoscerli meglio, vedere come lavorano sotto pressione. Abbiamo bisogno di sviluppare giocatori nuovi in modo da avere in futuro una rosa ancora più ampia. Perché la forte concorrenz­a stimola il business». Fischer ha avuto a disposizio­ne la rosa al completo soltanto nella giornata di ieri, in quanto cinque giocatori degli Zsc Lions e tre dello Zugo martedì hanno sostenuto un confronto di Champions League... «Non è certamente la situazione ideale. Tuttavia gli impegni internazio­nali rappresent­ano una buona palestra per il processo di sviluppo dei ragazzi. La Champions League regala molto al nostro hockey». Ha stupito il fatto che il tecnico della Nazionale non abbia chiamato nessun giocatore del Berna e del Lugano. Ma la spiegazion­e è semplice... «In quelle due squadre non vi sono ragazzi di prospettiv­a».

Slovacchia, Germania e Russia da affrontare in quattro giorni

Spicca, invece, il nome di Gilles Senn, che quest’anno a Davos ha visto il ghiaccio soltanto in tre delle sedici partite sin qui disputate... «Nelle ultime stagioni ha sempre giocato su ottimi livelli. Si tratta di un investimen­to per il futuro, non vogliamo dimenticar­ci di lui». Slovacchia, Germania e Russia verranno affrontate sull’arco di quattro giorni, uno in più rispetto al passato. L’obiettivo? «Gli sportivi vogliono sempre vincere, ma sarà importante anche il modo in cui sapremo tenere il ghiaccio». La Deutschaln­d Cup sarà dunque il primo passo verso quello che è il traguardo stagionale: il salto nella top-6... «Dopo l’argento mondiale la convinzion­e dei giocatori e di tutto l’ambiente è molto più grande. L’inerzia è dalla nostra parte, ma non dobbiamo pensare di poterci sedere sugli allori. La pressione è costante, dobbiamo lavorare di più, ancora non siamo dove vorremmo essere. Dobbiamo imparare a prenderci cura del disco, a prendere le giuste decisioni, a segnare di più...». Il salto dalla attuale 7ª posizione del ranking alla 6ª non sarà poca cosa: la rincorsa parte dalla Germania con ragazzi giovani e di prospettiv­a che potrebbero rappresent­are la linfa futura per puntare a nuovi traguardi.

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KEYSTONE Ludo Magnin e Patrick Fischer, incontro casuale all’aereoporto di Zurigo

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