Commenti punibili, sito no
Non aveva cancellato tempestivamente dei post ingiuriosi apparsi sulla pagina Facebook del Mattinonline, assolto l’ex caporedattore Mattia Sacchi. Per il giudice Siro Quadri un portale web non è responsabile di quanto scrivono gli utenti sui social network quando commentano una notizia. Diverso quando le opinioni sono espresse sul sito. Prima sentenza sul tema in Svizzera.
L’ex caporedattore del Mattinonline (ed attuale caporedattore di Ticinonews) Mattia Sacchi è stato assolto ieri dal giudice della Pretura Penale Siro Quadri dall’accusa di mancata opposizione a contenuti punibili. Accusa prospettatagli dal procuratore Zaccaria Akbas per non aver cancellato per tempo alcuni commenti lesivi dell’onore del Consigliere di Stato Manuele Bertoli, pubblicati nel gennaio 2016 da alcuni utenti della pagina Facebook del portale leghista. Lo riporta Ticinonews. Per Quadri, il reato non sussiste, perché Sacchi non deve essere ritenuto responsabile per quei commenti (definiti dal giudice veri e propri insulti). La sentenza, la prima di questo genere in Svizzera, ha il pregio di fare giurisprudenza e inquadrare la questione di quali siano le responsabilità di fronte alle opinioni punibili pubblicate da terzi su Facebook e altri social network. In generale – ha chiarito Quadri – l’editore e i caporedattori sono imputabili unicamente per quanto producono i propri dipendenti ed eventualmente per il lavoro di altri ausiliari (come ad esempio i fotografi). Non è invece colpa dei vertici di un sito d’informazione o di un media in generale se, dopo aver condiviso un articolo giornalistico su un social network, gli utenti che lo frequentano commentano il post con frasi che preconfigurano una lesione dell’onore altrui. Colpevoli sono invece gli utenti stessi, che devono quindi rispondere di quanto scritto alla giustizia. Nel caso concreto non si è però riusciti a risalire a tutte le identità degli autori. Ciò non significa tuttavia che la colpa debba ricadere sul responsabile della testata. Discorso diverso se quei commenti fossero apparsi sul sito del Mattinoline, in quanto in quel caso la testata aveva potere di impedire le ingiurie.