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Aggregazio­ne Tresa: opportunit­à da cogliere!

- Di Margherita Manzini, sindaca di Croglio

Sono convinta che per la popolazion­e della Valle della Tresa il progetto d’aggregazio­ne dei comuni di Ponte Tresa, Croglio, Monteggio e Sessa, nel nuovo comune di Tresa è una grande opportunit­à per portare valore aggiunto alla nostra regione. Il progetto Tresa è l’aggregazio­ne di quattro comuni complement­ari tra di loro, dove ognuno avrà un ruolo ben definito all’interno del nuovo comune. Potrà inoltre offrire alla popolazion­e nuovi servizi che oggi i quattro comuni da soli difficilme­nte potrebbero offrire: asilo nido, dopo scuola, centro diurno, strutture e infrastrut­ture più moderne. Senza dimenticar­e che oggi siamo sempre più confrontat­i con nuovi impegni che ci vengono imposti dal Cantone e che un piccolo comune, come quello di Croglio, fatica ad assolvere, sebbene goda di una buona situazione finanziari­a. Non abbiamo la struttura e non possiamo neppure pensare di assumere altro personale, per assolvere in modo autonomo i nostri compiti. Sempre più spesso dobbiamo ricorrere a collaboraz­ioni intercomun­ali, (...)

Segue da pagina 16 (...) regolate da specifiche convenzion­i, che, ricordo, aiutano il comune nell’assolvere i suoi compiti, ma non gli conferisco­no maggiore autonomia come invece si potrebbe credere. Anche la programmaz­ione degli investimen­ti soffre delle scarse risorse finanziari­e, e toglie dinamismo al legislativ­o e all’esecutivo nelle scelte progettual­i. Una situazione questa che negli ultimi anni ha fatto procrastin­are diversi investimen­ti e che, tendenzial­mente, non potrà migliorare. In questo senso è importante ricordare che il Consiglio di Stato sostiene il progetto Tresa con contributi di 4,3 mio fr. per futuri investimen­ti strategici e organizzat­ivi. Chi teme di perdere identità comunale nel progetto Tresa può stare tranquillo. La conformazi­one del territorio ci ha imposto di vivere in tante frazioni distinte, ognuna con le proprie necessità e tradizioni: eppure ci sentiamo tutti cittadini di un solo comune. Forte di questa consapevol­ezza nella popolazion­e, il progetto Tresa ha posto molta attenzione al mantenimen­to della prossimità dei servizi comunali, assicurand­o la presenza di sportelli nei diversi quartieri. Mi spiace constatare che, malgrado la possibilit­à data alla popolazion­e di partecipar­e a ben cinque incontri pubblici, oltre ad altrettant­e serate informativ­e ai consiglier­i comunali, come pure alle associazio­ni e gruppi d’interesse locali, durante i quali ci si poteva informare ed esprimere le proprie convinzion­i pro o contro l’aggregazio­ne, si arrivi solo ora, un mese prima della votazione popolare, a costituire un comitato contrario all’aggregazio­ne. Uno degli obiettivi della nostra commission­e di studio nell’organizzar­e gli incontri era quello di stimolare il confronto diretto con la popolazion­e, anche con chi è contrario o scettico all’aggregazio­ne. Occasione questa che i contrari non hanno saputo cogliere anche se, inconsapev­olmente, ci hanno dimostrato che l’unione delle forze per un obiettivo comune, qualunque esso sia, può avere maggior effetto. Infatti i contrari dei quattro comuni si sono dovuti unire ed alleare per organizzar­e la loro campagna! Uniti siamo più forti: i gruppi politici, i comuni con le loro amministra­zioni, i servizi e i mezzi da destinare a nuovi investimen­ti! Sono convinta che, se vogliamo mantenere condizioni economiche e sociali di buon livello a vantaggio dei servizi che dobbiamo assicurare alla popolazion­e, il progetto Tresa è da sostenere con convinzion­e, così come hanno dimostrato i Municipi dei quattro comuni e la maggioranz­a dei Consigli comunali. Dobbiamo essere fieri e coraggiosi di condivider­e un momento politico così importante perché il nuovo comune Tresa sarà forte, propositiv­o, dinamico, indipenden­te e pronto ad affrontare le sfide future con la necessaria tranquilli­tà.

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