Aggregazione Tresa: opportunità da cogliere!
Sono convinta che per la popolazione della Valle della Tresa il progetto d’aggregazione dei comuni di Ponte Tresa, Croglio, Monteggio e Sessa, nel nuovo comune di Tresa è una grande opportunità per portare valore aggiunto alla nostra regione. Il progetto Tresa è l’aggregazione di quattro comuni complementari tra di loro, dove ognuno avrà un ruolo ben definito all’interno del nuovo comune. Potrà inoltre offrire alla popolazione nuovi servizi che oggi i quattro comuni da soli difficilmente potrebbero offrire: asilo nido, dopo scuola, centro diurno, strutture e infrastrutture più moderne. Senza dimenticare che oggi siamo sempre più confrontati con nuovi impegni che ci vengono imposti dal Cantone e che un piccolo comune, come quello di Croglio, fatica ad assolvere, sebbene goda di una buona situazione finanziaria. Non abbiamo la struttura e non possiamo neppure pensare di assumere altro personale, per assolvere in modo autonomo i nostri compiti. Sempre più spesso dobbiamo ricorrere a collaborazioni intercomunali, (...)
Segue da pagina 16 (...) regolate da specifiche convenzioni, che, ricordo, aiutano il comune nell’assolvere i suoi compiti, ma non gli conferiscono maggiore autonomia come invece si potrebbe credere. Anche la programmazione degli investimenti soffre delle scarse risorse finanziarie, e toglie dinamismo al legislativo e all’esecutivo nelle scelte progettuali. Una situazione questa che negli ultimi anni ha fatto procrastinare diversi investimenti e che, tendenzialmente, non potrà migliorare. In questo senso è importante ricordare che il Consiglio di Stato sostiene il progetto Tresa con contributi di 4,3 mio fr. per futuri investimenti strategici e organizzativi. Chi teme di perdere identità comunale nel progetto Tresa può stare tranquillo. La conformazione del territorio ci ha imposto di vivere in tante frazioni distinte, ognuna con le proprie necessità e tradizioni: eppure ci sentiamo tutti cittadini di un solo comune. Forte di questa consapevolezza nella popolazione, il progetto Tresa ha posto molta attenzione al mantenimento della prossimità dei servizi comunali, assicurando la presenza di sportelli nei diversi quartieri. Mi spiace constatare che, malgrado la possibilità data alla popolazione di partecipare a ben cinque incontri pubblici, oltre ad altrettante serate informative ai consiglieri comunali, come pure alle associazioni e gruppi d’interesse locali, durante i quali ci si poteva informare ed esprimere le proprie convinzioni pro o contro l’aggregazione, si arrivi solo ora, un mese prima della votazione popolare, a costituire un comitato contrario all’aggregazione. Uno degli obiettivi della nostra commissione di studio nell’organizzare gli incontri era quello di stimolare il confronto diretto con la popolazione, anche con chi è contrario o scettico all’aggregazione. Occasione questa che i contrari non hanno saputo cogliere anche se, inconsapevolmente, ci hanno dimostrato che l’unione delle forze per un obiettivo comune, qualunque esso sia, può avere maggior effetto. Infatti i contrari dei quattro comuni si sono dovuti unire ed alleare per organizzare la loro campagna! Uniti siamo più forti: i gruppi politici, i comuni con le loro amministrazioni, i servizi e i mezzi da destinare a nuovi investimenti! Sono convinta che, se vogliamo mantenere condizioni economiche e sociali di buon livello a vantaggio dei servizi che dobbiamo assicurare alla popolazione, il progetto Tresa è da sostenere con convinzione, così come hanno dimostrato i Municipi dei quattro comuni e la maggioranza dei Consigli comunali. Dobbiamo essere fieri e coraggiosi di condividere un momento politico così importante perché il nuovo comune Tresa sarà forte, propositivo, dinamico, indipendente e pronto ad affrontare le sfide future con la necessaria tranquillità.