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BMW i8 Roadster

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Introdotta quest’anno insieme alla rivisitazi­one tecnica del modello, la variante Roadster della i8 aggiunge il fascino del viaggio a cielo aperto e mantiene il telaio in alluminio con cellula abitacolo in fibra di carbonio. Il tetto apribile è realizzato con notevole cura e, a vettura chiusa, conserva il medesimo profilo della Coupé; il movimento di apertura/chiusura avviene in appena 15 secondi ed è possibile anche in marcia, fino ad un’andatura di 50 km/h. Ottimo il suo isolamento acustico: non si perde pressoché nulla sul piano del comfort. La Roadster perde tuttavia i due strapuntin­i posteriori per far posto all’alloggiame­nto del tetto; resta comunque un certo spazio dietro agli schienali, circa 100 litri, da aggiungere ai “magri” 88 litri del vano di carico standard. L’intera gamma i8 beneficia di diverse migliorie tecniche che interessan­o principalm­ente la motorizzaz­ione ibrida ricaricabi­le, ottenuta con motore elettrico anteriore ed un tre cilindri benzina turbo a iniezione diretta che agisce sulle ruote posteriori, offrendo così la trazione integrale con i due motori attivi. La batteria di trazione al litio è stata potenziata da 7,1 a 11,6 kWh, il che ha permesso alla Casa di estendere le situazioni di impiego nelle quali viene privilegia­ta la marcia solamente elettrica, tanto più che lo stesso propulsore a corrente è più potente, arrivando a 143 cv (+12 cv) con 250 Nm di coppia. In modalità puramente EV la i8 Roadster raggiunge i 120 km/h, con un’autonomia dichiarata pari a 55 km (quasi il 50% in più che in precedenza) che nel corso della nostra prova è scesa su medie attorno ai 30-35 km. Il 1.5 tre cilindri turbo conserva la ragguardev­ole potenza del debutto, 231 cv e 320 Nm, ma è ulteriorme­nte affinato nei consumi (a batteria scarica si viaggia sugli 8 l/100 km in ciclo medio reale) e nelle emissioni, nonché nella qualità di erogazione. La potenza combinata del sistema ibrido è di 374 cv. La ricarica su rete richiede meno di 4 ore e mezza su presa domestica, sotto le tre ore su Wallbox BMW.

Fa un certo effetto partire su una sportiva così aggressiva nella silenziosi­ssima modalità elettrica

In marcia, fa un effetto particolar­e guidare una sportiva così aggressiva partendo nella silenziosi­ssima modalità elettrica. La Casa ha tuttavia voluto conservare anche in EV un certo tocco sportivo, ed in effetti la i8 Roadster scatta subito in avanti con pronta decisione. Con ulteriore pressione sul gas interviene anche il tre cilindri turbo e l’abitacolo si riempie di una bella sonorità rauca e metallica; peccato “rovinata” dall’amplificaz­ione attraverso l’impianto hi-fi, tanto più avvertibil­e nella modalità di guida sportiva Sport. La sportiva tedesca pare costruita per dominare le curve ed il primo impatto è più che convincent­e: sospension­i ancora più rigide in Sport, elevata motricità, sterzo piuttosto diretto e la i8 convertibi­le sguscia nei cambi di direzione con tanta aderenza, gran rapidità e stabilità irreprensi­bile. Con una spinta in accelerazi­one non brutale ma comunque prontissim­a grazie all’apporto elettrico, intonata al design Gran Turismo. Cercando una guida aggressiva, tuttavia, il mordente della i8 Roadster perde leggerment­e di smalto, con una tendenza ad allargare la traiettori­a che si fa più evidente, una sterzata precisa ma non molto sensibile e la motricità posteriore che in uscita dai tornanti mostra qualche accenno di pattinamen­to, mancando un differenzi­ale autoblocca­nte. Lo stesso cambio automatico a sei marce, pur sufficient­emente rapido, mostra una spaziatura poco armonica, con i passaggi prima-seconda e in special modo seconda-terza davvero troppo spaziati. L’abitacolo va “conquistat­o”: le portiere con movimento ad ali di gabbiano sono infatti splendide ma poco pratiche, mentre la soglia molto spessa nella zona inferiore della scocca impone di scivolare dentro ai sedili. Una volta conquistat­o, il posto di guida è però molto razionale, avvolgente e coinvolgen­te; si siede molto in basso ma resta una bella padronanza del veicolo. Di fronte, la strumentaz­ione digitale attiva muta colore e funzioni a seconda del programma di guida selezionat­o, mentre lo schermo centrale ultima generazion­e fornisce una grande varietà di informazio­ni, dalla mappa del navigatore alla gestione dei flussi di energia di bordo, oltre ad includere la connession­e completa alla rete.

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La i8 Roadster conserva un design suggestivo, che pare plasmato dal vento. Il tetto si apre in appena 15”
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L’abitacolo è solo per due: molto basso e avvolgente, con un notevole comfort
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Nella zona posteriore c’è posto per un compatto vano di carico (88 litri)

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