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Londra tifa per un sogno

Roger Federer e Novak Djokovic pronti a scrivere un altro pezzo di storia. In due ‘valgono’ 171 tornei, di cui 34 Slam.

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Assieme ‘pesano’ 171 tornei, di cui 34 Slam (20 uno e 14 l’altro), 59 Master 1000 (27 e 32), 11 Atp Finals (6 e 5); e 534 settimane (310 e 224) ai vertici della classifica Atp. Roger Federer e Novak Djokovic nella storia del tennis ci sono già a pieno titolo, ma non si accontenta­no di quanto scritto. Freschi di semifinale a Parigi, dove hanno proposto uno dei più appassiona­nti duelli di sempre, lo svizzero e il serbo sono i più attesi alle Atp Finals. Complice anche l’assenza di Rafael Nadal, fermo per l’ennesimo infortunio. A Londra Djokovic, che da Wimbledon ha perso la miseria di due partite, mira a eguagliare il record di vittorie detenuto proprio da Federer; mentre il basilese punta a consolidar­e questo primato. Una prospettiv­a tanto più intrigante, poiché in caso di successo lo svizzero si porterebbe a casa il centesimo titolo. I numeri sembrano dare i favori del pronostico al più giovane tra i due (37 anni Federer, 31 Djokovic): l’ultimo trionfo dell’elvetico ai ‘Masters’ risale a sette anni or sono e da allora il serbo ha sollevato la coppa ben quattro volte. Ma prima che si possa pensare a un nuovo duello tra Titani, c’è da superare la fase a gironi. Alla sua sedicesima partecipaz­ione (altro record), Federer è inserito nel “Gruppo Lleyton Hewitt” con Kevin Anderson (Atp 6), Dominic Thiem (8) e Kei Nishikori (9). Ed è proprio contro il giapponese che il numero 3 al mondo esordirà domenica (ore 21).

Il serbo mira a eguagliare il record di Federer nelle Finals

Il 28enne è tornato a buoni livelli dopo un infortunio a un polso, ma ha perso entrambi gli incontri giocati con lo svizzero nell’ultimo mese, senza conquistar­e set. L’obiettivo dello svizzero è imporsi nel girone, così da evitare di affrontare il numero uno già in semifinale. Nel “Gruppo Guga Kuerten” Djokovic è infatti il chiaro favorito nei confronti di Marin Cilic (Atp 7), John Isner (10) e Alexander Zverev (5). Con i suoi 21 anni il tedesco è il più giovane qualificat­o. Solo lui e Dominic Thiem, 25 anni, possono essere considerat­i giocatori della cosiddetta “Next Gen”. Con un quasi 29enne (Nishikori) e ben cinque ultratrent­enni, non è quella del 2018 l’edizione dell’atteso cambio di generazion­e ai vertici.

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KEYSTONE Come on!

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