Un credito alla mobilità
Programmi di agglomerato del Locarnese: sì del governo alla richiesta di 21,1 milioni di franchi Gli interventi riguardano la rete dei trasporti pubblici e la ciclovia in Vallemaggia. Realizzazione dei lavori prevista entro la fine del 2023.
Il Consiglio di Stato ha approvato la richiesta di un credito lordo di 21,1 milioni di franchi per attuare una ulteriore serie di misure destinate al miglioramento della mobilità nel Locarnese. Si tratta del terzo pacchetto di opere la cui progettazione e realizzazione viene promossa per concretizzare il Programma di agglomerato di seconda e di terza generazione della regione, che ha raccolto ampio sostegno da parte della Confederazione. I fondi saranno destinati sia alla progettazione, sia alla costruzione di alcune opere. Da un lato dunque il credito per l’allestimento di due progetti: quello stradale (ai sensi della Legge sulle strade) per il nodo intermodale di LocarnoMuralto, e quello che riguarda il tratto conclusivo della pista ciclabile della Vallemaggia tra Riveo est e Someo. Diversi invece i progetti interessati al credito di costruzione: la riqualifica multimodale della via Locarno a Losone; la strada di raccordo e il nodo di interscambio di via Pascolo / via Ferrera ad Ascona per i trasporti pubblici urbani; la realizzazione di nuove fermate e la sistemazione di fermate esistenti della rete dei trasporti urbani e regionali; e infine la nuova fermata ferroviaria Tilo di Minusio. Stazione a Minusio di cui da tempo se ne parla, nell’ottica del futuro collegamento Locarno-Lugano, e per la quale venerdì è scaduto il termine per la presentazione delle offerte alla Ffs da parte delle aziende interessate all’esecuzione della costruzione. La tempistica per lo svolgimento dell’opera indicata dal bando di concorso prevede l’inizio dei lavori a febbraio 2019 e la conclusione entro il 31.12.2023. La realizzazione della nuova fermata Tilo ha già un progetto di massima elaborato dallo studio d’ingegneria Sciarini di Gambarogno.
Tempistica e finanziamento
In linea con la previsione riguardante la stazione ferroviaria di Minusio, il Dipartimento del territorio (Dt) segnala che l’orizzonte temporale di realizzazione di tutte le misure facenti parte del pacchetto è previsto nel periodo 2020-2023, tempistica precisa che dipenderà in ultima istanza dal grado di maturazione dei rispettivi progetti e dei vincoli dettati dalle procedure necessarie. Per il Dt i vari interventi sulla rete dei trasporti pubblici su ferro e su gomma hanno il pregio di completare l’offerta della mobilità nella regione grazie a una estensione del bacino di utenza, alla velocizzazione prevista del servizio e al miglioramento della sicurezza. Inoltre a ciò saranno pure ampliati e resi più attrattivi e sicuri i percorsi ciclabili. Rafforzamento della rete più che opportuno, tenendo conto dei
dati emersi nel rapporto “Mobilità 2017” pubblicato settimana scorsa dallo stesso Dipartimento, da cui si evince un rilevante incremento nell’uso del trasporto pubblico. “Con questi interventi – indica la nota del Consiglio di Stato – si compie un nuovo passo nella concretizzazione dei due Programmi di agglomerato del
Locarnese, l’ultimo dei quali é stato approvato dal Consiglio federale lo scorso 14 settembre, ottenendo una buona valutazione e un contributo complessivo del 40 per cento da parte della Confederazione”. Il finanziamento, dedotto il contributo della Confederazione, sarà assicurato di principio dal Cantone (due terzi dell’importo totale rimanente, dedotti i contributi federali) e dai Comuni del comprensorio della Commissione intercomunale dei trasporti del Locarnese e Vallemaggia (per il terzo restante), con un contributo complementare dei Comuni direttamente interessati nei casi di una forte valenza locale.