Ricorso comunali enclave: la palla passa al Tar Lazio
Campione, o meglio i suoi cittadini, dipendenti dell’Amministrazione comunale dell’enclave, devono avere ancora pazienza. In merito al ricorso presentato dagli impiegati contro il Comune stesso, per scongiurare la messa in mobilità di oltre ottanta unità della pianta organica, il Tribunale amministrativo regionale della Lombardia ha, infatti, rinviato la decisione, attesa già per venerdì scorso – come ha reso noto ieri gioconews.it – al Tar del Lazio. I motivi? I motivi del ricorso sono stati ricondotti non alla deliberazione comunale, ma al decreto ministeriale e dunque all’Amministrazione statale.
Disoccupazione e diritti
Sempre in merito alla grave impasse che sta vivendo Campione d’Italia, il Consiglio federale ha fatto sapere che non intende intervenire alla Segreteria di Stato dell’economia per annullare il versamento delle indennità di disoccupazione agli ex dipendenti del casinò residenti in Svizzera come chiesto da Lorenzo Quadri, consigliere nazionale della Lega dei Ticinesi. “Hanno tutto il diritto di ottenerle“ha rimarcato l’esecutivo elvetico. Nella risposta all’interpellanza di Quadri, il governo ha invece ricordato che, secondo gli accordi internazionali con l’Ue, è il Paese di residenza del lavoratore frontaliero disoccupato e non quello in cui ha svolto l’ultima attività professionale a essere competente per il versamento delle indennità di disoccupazione. È dunque l’assicurazione svizzera a dover farsi carico delle indennità. Il Consiglio federale
ha, inoltre, precisato che dei 195 ex dipendenti del Casinò che dal 30 luglio si sono annunciati presso una cassa di disoccupazione svizzera, 37 sono titolari di un permesso B (permesso di dimora). In ogni caso, ha affermato ancora l’esecutivo, se la cassa di disoccupazione competente ha dubbi fondati in merito al domicilio della persona assicurata vengono effettuati gli accertamenti necessari. Il Consiglio federale ha fornito infine una stima dei costi per l’indennità di disoccupazione degli ex dipendenti del casinò domiciliati in Svizzera. Questi saranno compresi tra 2,8 e 4,6 milioni di franchi. La Svizzera chiederà poi all’Italia il rimborso dell’importo totale delle prestazioni versate nei primi 3-5 mesi. RED/ATS