35o Memorial Gander
Si apre il sipario
Era il 5 dicembre del 1984 quando il giapponese Koji Gusiken e la rumena Simona Pauca, in particolare, freschi trionfatori alle Olimpiadi di Los Angeles, infiammarono un gremitissimo Palapenz per la prima edizione di una competizione che tuttora continua la sua splendida avventura. Sedici, da allora, sono state le ulteriori “serate magiche” di Chiasso, alternate, come è noto, dapprima con la località di Montreux ed in seguito con Morges. Serate contraddistinte da personaggi che hanno fatto la storia della ginnastica mondiale. Il cinese Li Ning e la sontuosa rumena Ecaterina Szabo dominarono la scena successiva, mentre qualche anno più tardi “il signore degli anelli” Yuri Chechi sgomitò assai per rubare la scena all’avvenente stella statunitense di colore Betty Okino che sorprendentemente fu più acclamata della quotatissima compatriota Kim Zmeskal. Giunse in seguito al Palapenz la favolosa accoppiata Vitaly Scherbo-Svetlana Boginskaya (quest’ultima la ritroveremo in veste di allenatrice proprio a questa 35a edizione al fianco dell’incredibile 43enne Oksana Chusovitina). Lui un mostro di capacità tecniche e... di antipatia, lei una regina dal fascino e dalle movenze meravigliose. E che dire poi dell’altra indimenticabile star, la russa Svetlana Khorkina? Quanti appassionati ha incantato e fatto sognare? A Chiasso, di sicuro, un segno indelebile lo ha lasciato. Così come lo hanno lasciato personaggi del calibro di Jordan Jovtchev (Bulgaria), Marian Dragulescu (Romania), Fabian Hambuchen (Germania) che di volta in volta hanno carpito le attenzioni degli amanti di questa particolare disciplina sportiva. Senza dimenticare il fascino irresistibile delle rumene Ponor o Izabasa, o la carica esplosiva di Vanessa Ferrari che fece impazzire una moltitudine di ragazzine. Per giungere infine a personaggi capaci di proporre una ginnastica di rara bellezza stilistica quali l’ucraino Verniaiev o le russe Spiridonova o Melnikova. E che dire infine del passaggio a Chiasso dei vari talenti rossocrociati? Dal “piccolo grande uomo” Sepp Zellweger alle due star internazionali della nostra realtà ginnica femminile, Ariella Käslin e Giulia Steingruber. Ora il testimone è in mano ai vari Brägger, Hegi e Ilaria Kaeslin, la ginnasta nata e cresciuta proprio qui a Chiasso. Tanti, tantissimi mostri sacri del firmamento internazionale hanno onorato con la loro presenza il Memorial Gander. E la storia continua...
La valutazione nella ginnastica artistica
La competizione del Memorial Arturo Gander seguirà evidentemente le direttive dei concorsi in vigore presso la Federazione internazionale di ginnastica. Alla base c’è un Codice di punteggio, sostanzialmente simile per i due settori, che permette di determinare le singole valutazioni secondo una ripartizione fra le “varianti” nota D e nota E. La nota D (departure) è determinata dai seguenti fattori: - gli elementi (9 per il settore maschile e 7 per il settore femminile) più difficili dell’esercizio più il valore dell’uscita vengono addizionati; tali elementi hanno un valore di 0.10 (parti A), 0.20 (parti B), 0.30 (parti C), 0.40 (parti D), 0.50 (parti E), 0.60 (parti F), 0.70 (parti G), 0.80 (parti H) e 0.90 (parti I). - i bonus per collegamenti diretti - il bonus (0.50) per l’esecuzione di ognuno dei cinque gruppi di struttura (definiti ad ogni attrezzo), indipendentemente dal suo valore di difficoltà. Tali gruppi di struttura sono stati introdotti al fine di evitare che gli esercizi e il loro contenuto diventino eccessivamente uniformi. Il volteggio, per contro, è valutato secondo la difficoltà specifica di ogni proposta. I salti sono tassati con un quoziente di difficoltà massimo di 6.00 nel maschile e di 6.40 punti nel femminile. La nota E (execution) ha un valore di base di 10 punti. La giuria interviene con le deduzioni a partire da questa nota. Esistono per principio quattro tipi di errori: piccolo errore (0.10 di deduzione), errore medio (0.30), errore grave (0.50), caduta (1 punto). Totale della nota D + la nota E = nota finale Esempio: Nota D 6.50 Nota E 9.50 Nota finale 16.00 Lo scopo del Codice di punteggio è quello di trovare una giusta valutazione fra le diverse componenti dell’esercizio. L’esecuzione e l’estetica devono assumere maggiore importanza e anche gli errori devono essere puniti più severamente. In questo modo i ginnasti presenteranno solo quegli elementi che padroneggiano con sicurezza.
La competizione al Memorial Gander
Per la 35a edizione del Memorial Gander, la competizione si svilupperà ancora secondo la tradizionale formula del concorso multiplo ridotto. In sostanza: . per ogni settore sono ammessi di regola,
come precedentemente, dieci concorrenti . nel settore maschile ogni ginnasta si esibirà
dapprima a tre delle sei discipline previste . nel settore femminile ogni ginnasta si esibirà a due delle quattro discipline previste A questo punto della competizione la classifica parziale nei due settori permetterà ai/alle primi/e sei concorrenti di disputare il turno finale, in ordine inverso rispetto alla classifica provvisoria, proponendo un ulteriore esercizio a scelta fra le tre rispettivamente due discipline mancanti. il totale complessivo (turno eliminatorio più esercizio conclusivo) permetterà di stilare la classifica finale . la competizione sarà assimilata al Concorso II del Codice Fig (finale multipla di una gara tipo Go a Cm).
Settore maschile
Arthur Mariano (Brasile): classe 1993. Presente ai Cm di Doha dove ha ottenuto il 6° rango con la sua squadra. Ai Go di Rio 2016 era giunto 17° nel concorso multiplo ed era stato medaglia di bronzo al suolo.
Cory Paterson (Canada): classe 1995. Presente ai Cm di Doha dove ha ottenuto il 18° rango con la sua squadra.
Julien Gobaux (Francia): classe 1990. Presente ai Cm di Doha dove ha ottenuto il 12° rango con la sua squadra. Ai Go di Rio 2016 era pure membro del quintetto francese classificatosi al 12° rango.
Marcel Nguyen (Germania): classe 1987. Finalista del concorso multiplo a Doha (20°) così come ai Go di Rio (19°). È giunto 6° nella finale al suolo e agli anelli ai recenti CE di Glasgow mentre ai Ce di Berna (2016) è stato 3° alle parallele, la sua grande specialità.
Bart Deurloo (Olanda): classe 1991. Finalista con la sua squadra ai Cm di Doha (8°). Finalista anche del multiplo ai Ce di Cluj 2017 (14°) dove è stato 6° alla sbarra la sua specialità preferita con il volteggio. Ai Ce di Glasgow 2018 si è però dovuto accontentare dell’11° rango sempre alla sbarra.
Nikita Nagorny (Russia): classe 1997. Grande protagonista ai Cm di Doha con il bronzo nel multiplo, il 6° rango al suolo, il 5° agli anelli e al volteggio oltre all’argento a squadre. Ai recenti Ce di Glasgow ha ottenuto la medaglia d’oro nel concorso a squadre e il 4° rango al suolo e agli anelli.
Oleg Vernieiev (Ucraina): classe 1993. Un grandissimo della ginnastica mondiale. Dopo una lunga pausa per un’operazione alla spalla, l’ucraino è rientrato ai Cm di
Doha vincendo l’argento alle parallele. Ai Go di Rio 2016 è stato 2° nel multiplo per pochissimi centesimi ed ha trionfato nella sua disciplina prediletta, le parallele. Nel 2017 ha vinto il multiplo e alle parallele ai Ce di Cluj mentre ai Cm di Montreal ha fatto suo l’argento sempre alle parallele.
Marian Dragulescu (Romania): classe 1980. Questo 38enne è stato definito “palla di gomma” per la sua enorme esplosività. Grande specialista al suolo e al volteggio, ha proposto una splendida doppietta al vertice in queste sue specialità ai Cm di Londra 2009 mentre 8 anni dopo, ai Ce di Cluj 2017 ha ottenuto l’oro al suolo e l’argento al volteggio. Ai recenti Cm di Doha ha ottenuto ancora un ottimo 4° posto al volteggio.
Pablo Brägger (Svizzera): classe 1992. Campione svizzero assoluto in carica, titolo acquisito anche nel 2011 e 2015. Campione europeo alla sbarra a Cluj 2017. Ai Cm di Doha ha raggiunto il 6° rango nel concorso a squadre ed il 21° nella finale individuale.
Oliver Hegi (Svizzera): classe 1993. Campione svizzero assoluto nel 2016 e 2017. Campione europeo in carica alla sbarra e bronzo alle parallele. Ai Cm di Doha ha raggiunto il 6° rango nel concorso a squadre ed il 16° nella finale individuale.
Settore femminile
Flavia Lopes Saraiva (Brasile): classe 1999. Una delle più piccole ginnaste del palcoscenico internazionale. Ai Go di Rio ha raggiunto il 5° rango nella finale alla trave. Ai Cm di Doha è stata 8a nel multiplo individuale.
Jade Barbosa (Brasile): classe 1991. 8a ai Go di Rio nel concorso a squadre. Ai Cm di Doha ha raggiunto il 15° rango nella finale multipla individuale ed il 7° posto nel concorso a squadre.
Melanie De Jesus Dos Santos (Francia): classe 2000. È una delle più belle promesse internazionali. 6a ai Cm di Doha nel concorso multiplo e nella finale al suolo. È campionessa europea in carica (Glasgow 2018) dove ha vinto anche il titolo al suolo. Ai Ce di Cluj 2017 è giunta 3a nella finale multipla.
Kim Bui (Germania): classe 1989. Ginnasta di grande talento e provata esperienza. 6a nella finale a squadre ai Go di Rio e 8a nel medesimo concorso ai Cm di Doha. È stata 4a alla trave ai Ce di Glasgow e 5a un anno prima nel concorso multiplo dei Ce di Cluj.
Eythora Thorsdottir (Olanda): classe 1998. È stata 9a nel concorso multiplo ai Go di Rio mentre ai Ce di Cluj è giunta 2a alla trave e 3a al suolo. Grande talento della ginnastica olandese, rientra al Mg dopo una lunga pausa per infortunio.
Angelina Melnikova (Russia): classe 2000. Affascinante diciottenne, grande protagonista ai Cm di Doha con il 2° posto a squadre, il 5° nel multiplo e il 4° nella finale al suolo. È stata medaglia d’argento nel multiplo e al suolo ai Ce di Glasgow 2018 dove pure ha colto il bronzo alle parallele asimmetriche. Oro invece al suolo ai Ce di Cluj 2017. Ha pure ottenuto l’argento a squadre ai Go di Rio.
Diana Varinska (Ucraina): classe 2001. È l’elemento emergente della ginnastica ucraina. È giunta 5a nel multiplo ai Ce di Glasgow 2018.
Oksana Chusovitina (Uzbekistan): classe 1975. Un vero e proprio fenomeno della natura. Un curriculum ginnico impressionante caratterizzato da un quarto di secolo di presenza a livello internazionale. Vittorie e medaglie ad ogni livello per tre differenti realtà nazionali (Urss, Germania, Uzbekistan), questa 43enne ha ottenuto ancora il 4° posto nella finale al volteggio ai Cm di Doha. Punta decisamente ai Go di Tokyo 2020.
Ilaria Kaeslin (Svizzera): classe 1997. La ginnasta di casa (è tesserata per la Sfg Chiasso) è campionessa svizzera assoluta in carica. Ha ottenuto in particolare il 4° rango nella finale alla trave ai Ce di Berna 2016 e il 5° posto, sempre alla trave, ai recenti Ce di Glasgow. Era presente ai Cm di Doha.
Caterina Barloggio (Svizzera): classe 1996. Ginnasta ticinese tesserata per la Sfg Sementina. Da anni nel quadro nazionale, ha partecipato ai Cm 2014/2015 e 2018 ed ai Ce 2012/2015 e 2016.
Anina Wildi (Svizzera): classe 2002. Fa parte da pochissimo del quadro nazionale maggiore rossocrociato con il quale ha partecipato ai Ce di Glasgow e ai Cm di Doha.