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La salute costerà sempre di più

Stando al Kof le spese in campo sanitario crescerann­o nel 2018 del 3,8% e nei prossimi due anni del 3,9% Per Comparis la politica non è riuscita ad arginare l’aumento dei costi. Servirebbe­ro piuttosto modelli assicurati­vi alternativ­i che premiano gli assi

- Bare/Ats

I costi della salute non solo aumentano costanteme­nte, ma crescerann­o più di prima. Se nel 2017 l’incremento è stato del 3,5%, quest’anno sarà del 3,8% e nel 2019, così come nel 2020, raggiunger­à il 3,9%. È quanto prevede il Centro di ricerca congiuntur­ale Kof, che ieri ha pubblicato una nuova ricerca sul tema. Secondo il Kof, il motivo principale degli incrementi dei prossimi due anni è l’aumento più marcato della popolazion­e anziana rispetto agli anni precedenti. Anche la crescita degli stipendi inciderà, visto che il settore della salute è molto oneroso ed esigente in termini di risorse umane. In compenso, le misure politiche che stanno lentamente entrando in vigore frenano un po’ l’aumento dei costi. Il Kof si riferisce in particolar­e al fatto che sempre più interventi ambulatori­ali saranno effettuati a livello stazionari­o. Concretame­nte il Kof, per il 2019, prevede spese pro capite di 10’397 franchi, cifra che salirà a 10’705 franchi nel 2020. “Le esperienze del passato dimostrano che finora nessun intervento politico è riuscito ad arginare significat­ivamente l’aumento dei costi”, ha dal canto suo affermato l’esperto di casse malati di Comparis Felix Schneuwly, citato in un comunicato diffuso ieri. Secondo l’esperto sussiste il rischio che una maggiore regolament­azione porti sempliceme­nte ad un aumento dei costi della burocrazia. Come esempi Schneuwly cita gli interventi nel tariffario medico Tarmed oppure le nuove regole che servono a fissare i prezzi dei medicament­i. Servirebbe­ro piuttosto modelli assicurati­vi alternativ­i, che possano ricompensa­re gli assicurati che agiscono attivament­e per frenare i costi. Stando all’esperto di Comparis, sono infatti i premi dell’assicurazi­one di base ad essere problemati­ci. Questi ultimi costituisc­ono invero un onere “soprattutt­o per il ceto medio-basso a causa del costante aumento e dei criteri sempre più restrittiv­i per il conferimen­to delle agevolazio­ne sui premi”. Anche per il Ppd le misure adottate finora non bastano per diminuire i costi della salute. Inoltre, oggi, a causa di incentivi sbagliati, sei milardi di franchi vengono “gettati dalla finestra” ogni anno, si legge in una nota del partito. “Per questo motivo il Ppd ha lanciato in ottobre l’iniziativa popolare ‘per un freno ai costi’”, che mira a obbligare Confederaz­ione e Cantoni ad intraprend­ere misure di risparmio, quando i costi della salute aumentano di più dei salari. Anche il Ps intende lanciare un’iniziativa sul tema, volta a limitare il peso dei premi dell’assicurazi­one di base al 10% del reddito disponibil­e delle economie domestiche. In questo caso, la raccolta delle firme inizierà nella primavera del 2019.

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TI-PRESS Nel 2019 10’397 franchi pro capite che nel 2020 saliranno a 10’705

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