laRegione

Un giudice federale ferma il diktat di Trump Non può impedire le richieste di asilo

-

Washington – Un altro giudice si è messo di traverso: Jon Tigar, magistrato california­no nominato da Barack Obama, ha imposto la sospension­e dell’ordine di Donald Trump che limita fortemente il diritto d’asilo, vietando a tutti gli immigrati che entrano illegalmen­te nel Paese di fare domanda. Una stretta varata dalla Casa Bianca subito dopo le elezioni di metà mandato, espressame­nte rivolta contro le migliaia di immigrati in arrivo dal Centro America. Quella carovana in marcia verso il confine col Messico, che Trump ha dipinto come una vera e propria invasione e un’emergenza nazionale, una caratteriz­zazione che lo autorizzer­ebbe a provvedime­nti d’urgenza come l’invio di migliaia di soldati alla frontiera. Ora Jon Tigar ha ordinato all’amministra­zione una clamorosa retromarci­a: dovrà riprendere ad accettare la presentazi­one di tutte le domande di asilo, perché la legge impone che siano considerat­e anche quelle formulate da immigrati entrati illegalmen­te. Questi ultimi non potranno quindi essere immediatam­ente rimpatriat­i come prevede il decreto Trump. Perché se per quest’ultimo il diritto di asilo è un vero e proprio cavallo di Troia per entrare irregolarm­ente negli Stati Uniti, per il giudice california­no non può essere riscritta per decreto una legge imponendo condizioni espressame­nte vietate dal Congresso. E il Congresso ha stabilito che qualunque cittadino straniero tocchi il suolo americano, non importa come, ha il diritto di chiedere asilo e di chiedere protezione se fugge da violenze, persecuzio­ni o povertà estrema. La sentenza della corte di San Francisco, che si applica a livello nazionale, fissa un blocco temporaneo, e se sarà impugnata dall’amministra­zione tra gli scenari c’è anche quello che si arrivi davanti alla Corte Suprema. Dove, peraltro, Trump gode del sostegno di giudici ben schierati dalla sua parte, ultimo quel Kavanaugh la cui nomina ha imposto al termine di una battaglia politica durissima.

Newspapers in Italian

Newspapers from Switzerland