Massacro a Kabul nel giorno del Profeta
Kabul – Sono almeno cinquanta i morti nell’attacco compiuto ieri nel centro di Kabul da un attentatore suicida che si è fatto esplodere nel corso di una cerimonia religiosa per la nascita di Maometto. I taleban hanno condannato l’attacco, e in effetti l’obiettivo del terrorista parrebbe ricondurre all’Isis, che ha colpito in questo modo anche in passato. Le circostanze erano ideali per compiere una strage. Almeno un migliaio tra studiosi ed esponenti religiosi si erano raccolti in una sala per matrimoni della capitale, per unirsi alla festa celebrata in tutto il mondo musulmano per l’anniversario della nascita del profeta. Il kamikaze si è intrufolato senza problemi, anche perché non era stata richiesta protezione della polizia, ma c’era soltanto sicurezza privata, hanno spiegato le autorità. L’attentato non è stato subito rivendicato, ma si pensa sia di responsabilità dell’Isis, che lo scorso giugno si era intestato un attacco suicida ad una riunione di esponenti religiosi a Kabul. I taleban, invece, hanno condannato la strage, affermando che i raduni religiosi non rientrano tra i propri obiettivi. Taleban e Isis vogliono rovesciare il governo del presidente Ashraf Ghani, accusato di essere un fantoccio guidato dagli Stati Uniti. Ma sono pronti a scannarsi per imporsi, dopo averlo fatto.