È ora del fischio d’inizio
Da sogno a realtà: giovedì a Giubiasco è scattato il primo Campionato svizzero. Dieci le squadre che si contendono il titolo.
Dieci squadre, per diciotto giornate. Sono questi i numeri del primo Campionato svizzero di minifootball (il “calcetto” giocato con 5 giocatori di movimento e un portiere), il cui fischio d’inizio ufficiale è stato dato giovedì all’arena T11 di Giubiasco. «Sono stati mesi intensi, questi – sottolinea Luca Greco, presidente della Federazione svizzera –. Tutto è andato così in fretta... Nemmeno sei mesi fa non avevamo neanche una selezione: c’era solo l’idea, e tanta voglia di realizzarla, sulla base di tornei analoghi che si disputano in altri Paesi. Dopo aver creato la Federazione, siamo... scesi in campo, dando corpo alla prima selezione svizzera, con cui abbiamo disputato una serie di amichevoli internazionali con il preciso scopo di incentivare la nostra disciplina». E ha funzionato, al punto che in poco tempo Greco e il suo staff hanno potuto allestire una squadra che ha poi preso parte al suo primo Campionato mondiale U21. «È stata un’esperienza incredibile. Non avremo fatto grandi risultati sul piano sportivo (riuscendo comunque a contabilizzare il nostro primo storico punto nella fase a gironi), ma siamo tornati da quest’avventura con ancora più entusiasmo, cosa che ci dà ancora più fiducia per il prossimo grande passo». E quel passo si chiama Givova Swiss Championship, il cui calcio d’avvio è stato appunto dato giovedì a Giubiasco: «A disputare il campionato sono dieci squadre, che daranno vita a un campionato articolato su 18 giornate. Per ora si giocherà solo in Ticino, e dunque questo, seppure regionale, sarà un Campionato svizzero a tutti gli effetti. A breve saranno però creati altri due tornei regionali, da cui usciranno i nomi delle squadre che, in una seconda fase, si contenderanno il titolo svizzero». Le migliori rappresenteranno poi la Svizzera in tutta Europa, perché anche qui, come nel calcio “vero” (quello classico a 11 giocatori) si disputa la Champions League: «Givova, oltre a fungere da principale partner del campionato, rappresenta pure il “dress code” di tutte le squadre, di modo che quando giocheranno all’estero nei vari tornei, le formazioni svizzere siano facilmente riconoscibili».