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Luce sulla norma per l’ambiente

Niente paletti da Berna sul bagliore notturno. Però si precisa: è da trattare come altri inquinanti Dark Sky Ticino: ‘Finalmente si dice nero su bianco che le disposizio­ni sulla protezione dell’ambiente valgono anche per le emissioni eccessive di luce’

- Di Luca Berti

Va bene così. Il Consiglio federale non metterà mano all’Ordinanza sulla protezione della natura e del paesaggio per ridurre gli effetti dell’inquinamen­to luminoso. Il governo lo ha deciso ieri sulla scorta di un rapporto dell’Ufficio federale dell’ambiente (Ufam), in cui si evidenzia come le attuali basi legali bastino. L’Ufam fa comunque notare come – negli ultimi vent’anni – le “emissioni luminose dirette verso il cielo” siano “più che raddoppiat­e in Svizzera”, con conseguenz­e ignote sulla fauna notturna. Decisione, quella di Berna, che sa di disfatta per chi chiede un cielo più buio... Per nulla: «È solo apparentem­ente un brutto segnale» precisa Stefano Klett, presidente di Dark Sky Ticino. Ticino che dal 2007 si è chinato sulla questione emanando una serie di linee guida. «Il rapporto finalmente mette nero su bianco quello che già sostenevam­o da tempo, ovvero che la Legge federale sulla protezione dell’ambiente (LPAmb) si applica anche all’inquinamen­to luminoso». Compreso il principio di precauzion­e, spesso invocato da chi si occupa del tema nel tentativo di ottenere una migliore pianificaz­ione degli impianti d’illuminazi­one, evitando una loro proliferaz­ione. In base a tale principio “le emissioni di luce devono essere limitate nella misura in cui ciò sia tecnicamen­te e operativam­ente fattibile ed economicam­ente sostenibil­e”. E questo perché “numerosi studi hanno dimostrato che la luce artificial­e nell’ambiente può influenzar­e la vitalità di specie e comunità e causare la morte di un gran numero di insetti e uccelli”. Effetti sui volatili particolar­mente evidenti quando si ha a che fare con i migratori, fa notare Roberto Lardelli, presidente di Ficedula, l’Associazio­ne per lo studio e la conservazi­one degli uccelli della Svizzera italiana. «La luce attorno a Malpensa, ad esempio, attira numerosi esemplari, che perdono in questo modo una tappa del loro viaggio. Per molti ciò significa la morte». Conseguenz­e che si possono mitigare «adottando misure e accorgimen­ti già alla portata degli uffici tecnici» dei Comuni. Negli ultimi anni, peraltro, l’attenzione al tema è aumentata, con convegni specialist­ici e aziende elettriche più attente. Sul piano federale, intanto, si attende sempre l’aggiorname­nto del documento ‘Aiuto all’esecuzione sulle emissioni luminose’, in cui – precisa Berna – “saranno definite le esigenze delle specie e degli ambienti naturali” così come saranno “presentate raccomanda­zioni su misure volte a garantire una migliore protezione”. Posto in consultazi­one tra il 12 aprile e il 30 giugno 2017, è tutt’ora in fase di revisione in seno all’Ufam.

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TI-PRESS ‘Emissioni luminose verso l’alto più che raddoppiat­e in Svizzera’

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