I comunisti: ‘Legge diritti politici, revisione prudente Ora spazi per l’affissione gratuita dei manifesti’
Dopo il recente ok del Gran Consiglio alla revisione della Legge sull’esercizio dei diritti politici (Ledp) andrebbe ora “implementata la proposta contenuta nella nostra iniziativa parlamentare del 22 gennaio 2018”, depositata da Massimiliano Ay e denominata ‘Equità nella propaganda dei partiti’. È la richiesta del Partito comunista. L’iniziativa chiede che in occasione di elezioni e di votazioni popolare i Comuni mettano a disposizione di tutti i partiti, così come dei comitati e delle associazioni coinvolte da una specifica votazione, appositi spazi per l’affissione gratuita dei manifesti di propaganda, “favorendo il pluralismo ed evitando così che solo i partiti più ricchi possano fare informazione ai cittadini”. Tornando all’approvazione della nuova Ledp, il Partito comunista ritiene che sia stata una revisione legislativa “esageratamente prudente, in cui è mancato il coraggio politico di estendere le basi partecipative dei cittadini”. Il Pc auspicava l’estensione del diritto di voto ai 16enni, la diminuzione delle firme necessarie per referendum e iniziative popolari e una regolamentazione “più equa” della propaganda dei partiti. “Tuttavia – scrive il Partito comunista – riconosciamo che la nuova Legge sull’esercizio dei diritti politici migliora le garanzie per i cittadini all’estero, alleggerisce la burocrazia per chi vuole candidarsi nei consigli comunali, permette di sperimentare il voto elettronico e soprattutto si aumenta il tempo a disposizione per esercitare le prerogative della democrazia diretta”.