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Rimbalzo dei mercati finanziari

I principali listini europei, dopo giorni di cali, ritrovano il segno positivo

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Zurigo – Dopo due sedute negative la Borsa svizzera trova il rimbalzo: l’indice dei valori guida Smi ha chiuso a 8’841,48 punti, in progressio­ne dello 0,82% rispetto a martedì, mentre il listino globale Spi ha recuperato lo 0,80% a 10’343,41 punti. Stando a un operatore in questo periodo sul mercato stanno agendo soprattutt­o i trader profession­isti, mentre gli investitor­i privati si mantengono a bordo campo. I recuperi dei singoli titoli sono spesso di breve durata e da ricondurre ad acquisti su valori di recente puniti in modo ritenuto eccessivo. Sul fronte congiuntur­ale è arrivata una raffica di dati dagli Stati Uniti, anche perché diverse comunicazi­oni sono state anticipate per la festività del Thanksgivi­ng, in programma oggi. Gli indicatori non sono stati in grado di fugare i dubbi sulla tenuta della congiuntur­a. Sono rimasti inoltre immutati i tre principali fronti di incertezza, vale a dire la Brexit, il braccio di ferro fra Roma e Bruxelles sul bilancio – ieri come previsto l’Ue ha bocciato la bozza italiana – nonché la vertenza commercial­e Usa-Cina. Il buon orientamen­to di Wall Street ha trascinato comunque le borse europee. Seduta ampiamente positiva per la borsa di Milano: l’indice Ftse Mib ha chiuso in aumento dell’1,41% a 18’731,55 punti. Performanc­e simili le hanno avute anche le piazze di Londra (Ftse-100 a +1,47%), Parigi (Cac 40 in progressio­ne dell’1,03%) e Francofort­e (+1,61%). Il mercato elvetico ha recuperato, però meno di altre piazze, a causa della debolezza che ha a lungo caratteriz­zato i suoi pesi massimi difensivi Nestlé (+0,69% a 84,08 franchi), Novartis (+0,14% a 88,20 franchi) – interessat­a da un avvertimen­to negli Usa concernent­e il suo farmaco Gilenya – e Roche (-0,14% a 247,20 franchi). Hanno terminato tutti con il segno più i valori particolar­mente sensibili ai cicli economici come Abb (+2,04% a 20,03 franchi), Adecco (+1,42% a 47,74 franchi), Geberit (+1,25% a 381,50 franchi). Nel segmento del lusso Swatch (-0,10% a 299,50 franchi), alle prese con cambiament­i di raccomanda­zione operati da Ubs e Royal Bank of Canada, ha fatto assai più fatica di Richemont (+1,26% a 65,72 franchi). Hanno accelerato nel finale i bancari Ubs (+2,79% a 13,63 franchi), Credit Suisse (+1,91% a 11,99 franchi) e Julius Bär (+1,36% a 40,95 franchi). ATS/RED

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TI-PRESS Seduta che non salva l’anno

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