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Troppi avanzi, imposte giù

San Vittore vuole abbassare il moltiplica­tore di 15 punti. La sindaca: ‘Ma non rinuncerem­o a investire’ Nei Grigioni il tasso non si applica alle persone giuridiche, gestite direttamen­te dal Cantone. Potrebbero comunque arrivare nuove aziende nella zona i

- Di Samantha Ghisla

San Vittore nuovo paradiso fiscale della Mesolcina? Potrebbe diventarlo se mercoledì prossimo l’assemblea comunale che informalme­nte aveva proprio chiesto al Municipio di andare in questa direzione approverà il preventivo 2019. L’esecutivo prevede infatti una sensibile diminuzion­e del moltiplica­tore d’imposta – ora al 90%, dopo essere stato abbassato di 5 punti 2 anni fa – portandolo al 75%. Ben quindici i punti di differenza. La proposta – elaborata dall’esecutivo dopo aver consultato la Commission­e di gestione e di revisione – giunge dopo una serie di risultati particolar­mente positivi registrati negli ultimi anni dal Comune bassomesol­cinese (avanzo di 700mila franchi nel 2013, 800mila nel 2014, quasi 300mila nel 2015, 1 milione nel 2016 e quasi 1,2 milioni lo scorso anno). Per il 2019 è invece previsto un avanzo di 95mila franchi. «Quando si fanno utili importanti per diversi anni di seguito, il principio stesso dell’economia cantonale obbliga i Comuni a diminuire le imposte non essendo legittimat­i a riscuotere così tanti soldi ai cittadini», spiega da noi contattata la sindaca di San Vittore Nicoletta Noi-Togni. «Partendo dal presuppost­o che negli scorsi anni si è prelevato troppo con le imposte, il Municipio che aveva già promesso all’assemblea di scendere con il moltiplica­tore ha deciso di abbassarlo di parecchi punti in modo da compensare quanto riscosso nel periodo in cui gli utili sono stati così elevati», continua la sindaca parlando di un’operazione di giustizia tributaria.

Priorità alla scuola comunale

Avanzi così importanti, continua Noi-Togni, sono anche la conseguenz­a della mancata approvazio­ne da parte dell’assemblea di alcuni crediti proposti dall’esecutivo che esulassero da interventi urgenti e necessari, come ad esempio quello per realizzare il progetto di recupero dello stabile che ospita l’ex stazione. «Ciò non significa che abbassando il moltiplica­tore non intendiamo più sottoporre nuove opere all’assemblea, anzi». La sindaca spiega infatti che vi sono talune opere volute dalla popolazion­e attualment­e in fase di approfondi­mento. In primis l’edificazio­ne della scuola comunale, opera sulla quale si sono chinati anche i gruppi di lavoro che stanno elaborando dei concetti di sviluppo urbanistic­o del Comune. «Attualment­e gli allievi frequentan­o lo stabile ormai vetusto dell’ex casa comunale, nonostante gli spazi non siano più sufficient­i per il numero crescente di bambini», aggiunge Noi-Togni. Alla luce di questo importante

investimen­to e del lavoro di pianificaz­ione in corso, continua, «sembra paradossal­e scendere adesso con il moltiplica­tore. Ma per la progettazi­one ci vuole ancora parecchio tempo e se a medio termine dobbiamo rialzarlo, valuteremo al momento opportuno». Un moltiplica­re più basso potrebbe attirare più

persone fisiche: l’auspicio della sindaca è infatti che il paese si arricchisc­a di nuove famiglie che giustifich­erebbero anche nuovi investimen­ti. Per quanto riguarda l’arrivo di nuove aziende, è possibile che se ne insedino di nuove nello spazio ancora disponibil­e nella zona industrial­e. L’arrivo non sarebbe però condiziona­to da motivi fiscali. Nei Grigioni il metodo di riscossion­e delle imposte comunali è infatti diverso rispetto a cantoni come il Ticino, in cui si applica lo stesso moltiplica­tore a persone fisiche e giuridiche. Quest’ultima categoria nei Grigioni viene tassata direttamen­te da Coira con un moltiplica­tore fisso per tutti.

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TI-PRESS/INFOGRAFIC­A LAREGIONE Due anni fa il Comune bassomesol­cinese aveva già abbassato il tasso del 5%

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