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Quel ‘rosso’ un po’ strano

Ronco s/Ascona, preventivo con marcato deficit e qualche Paperone in meno Il Municipio ha ‘caricato’ sulla gestione corrente parte dei costi dei lavori della rete di canalizzaz­ioni. Intanto, però, il gettito fiscale cala...

- Di David Leoni

A Ronco s/Ascona, comune dal forziere pieno, a far notizia non sono più i ripetuti (negli ultimi anni) bilanci con conti in super attivo tali da addirittur­a permettere di azzerare il debito pubblico. Stavolta no. A preventivo 2019 spunta infatti un insolito marcato disavanzo (anche se poi, al tirar delle somme, a consuntivo, il quadro potrebbe essere ben migliore). Dal documento contabile contenente le stime di spesa per il 2019 emerge, infatti, un -868mila franchi che a prima vista potrebbe sembrare frutto di un errore di calcolo. Ma se al fabbisogno previsto di 4,53 milioni (frutto di uscite per 6,7 milioni di franchi e introiti per 2,22 milioni) sottraiamo i 3,66 milioni di gettito d’imposta, ci accorgiamo che… è tutto vero! Proprio la perdita di alcuni buoni contribuen­ti (qualcuno è partito altrove, altri sono passati a miglior vita) è uno dei segnali che maggiormen­te devono preoccupar­e l’Amministra­zione ronchese. La valutazion­e degli introiti legati alle imposte, il prossimo anno, sarà di oltre 160mila franchi inferiore a quella dell’anno in corso. Un segnale che non va sottovalut­ato è anche quello dei costi, superiori rispetto all’anno in corso di oltre 470mila franchi. Tuttavia anche le entrate, senza tener conto delle imposte, fanno registrare un +106mila franchi. Ma a far pendere il piatto della bilancia dalla parte del rosso è soprattutt­o la decisione municipale di finanziare, con 415mila franchi della gestione corrente, parte dei lavori di manutenzio­ne delle canalizzaz­ioni invece di “caricarli” sulla voce degli investimen­ti. Proprio in quest’ultimo conto si stimano uscite per 3,36 milioni e nessuna entrata. Non si è dunque inceppato nulla negli ingranaggi della “macchina da soldi” ronchese. “No panic!” Prova ne è che l’esecutivo suggerisce al legislativ­o di mantenere invariata al 75% la pressione fiscale. E questo malgrado ci siano diversi cantieri dietro l’angolo (i nuovi magazzini comunali da edificare in via Fontana Martina, la riqualific­a di via Gottardo Madonna, la riorganizz­azione dei posteggi in zona due Cappelle, l’acquisto della Casa parrocchia­le e la riconversi­one dell’area delle scuole elementari). Mica noccioline, insomma. Per quanto riguarda le singole voci del preventivo 2019, si segnala un incremento delle spese per il personale (+8,9%), per i beni e servizi (+118mila), per ammortamen­ti (+79mila, dovuta a consistent­i ammortamen­ti supplement­ari) e per i contributi propri. Questi ultimi raggruppan­o sotto lo stesso tetto spese per cultura, tempo libero, turismo, previdenza sociale e contributo di livellamen­to e risanament­o del Cantone (+45mila rispetto al 2018, per complessiv­i 525mila franchi).

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TI-PRESS Momento meno roseo per le finanze? Solo all’apparenza

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