Cadempino: moltiplicatore al 62%
Conseguenze dei trasferimenti della Luxury Goods: cessa il primato dell’attrattività fiscale
Quasi dieci punti di percentuale in più. L’ormai ex Comune fiscalmente più attrattivo del Ticino stringe la cinghia: dal 2019 il moltiplicatore d’imposta di Cadempino passerà dall’attuale 53% al 62%. Un rialzo imposto dalla riorganizzazione interna del suo più importante contribuente: la Luxury Goods International. Il gigante della moda, legato fra gli altri anche al marchio Gucci, un paio di mesi fa ha annunciato il trasferimento di 150 impiegati in Italia: a Novara, Milano e Firenze. Un riassetto che ha bloccato il Preventivo 2019 del Comune, fino alla decisione presa ieri. Un aumento che era nell’aria, ma forse non di quest’entità. “Si evidenzia che in Ticino solo quattro Comuni presentano moltiplicatori d’imposta inferiori al 62%” ricorda il Municipio – che preferisce non rilasciare dichiarazioni – in un comunicato. Il gettito fiscale, che l’anno scorso era di quasi 15 milioni di franchi, diminuirà notevolmente “lasciando prevedere consistenti disavanzi d’esercizio e una conseguente riduzione del capitale proprio”. Dal 2019 saranno inoltre alzate anche le tasse causali (riguardanti acqua potabile, canalizzazioni, rifiuti, posteggi), “attualmente estremamente basse rispetto agli altri enti locali”. Annunciate pure delle misure di risparmio per ora non meglio specificate. “Il margine di manovra del Municipio sulle spese correnti – si puntualizza – è infatti molto limitato, se consideriamo che gran parte di esse vengono imposte dal Cantone in base alle risorse fiscali e rispondono al principio di solidarietà verso Comuni finanziariamente deboli oppure sono di natura sociosanitaria”. Spese che rappresentano circa il 60% del totale delle uscite correnti, “ma con il passare degli anni e la diminuzione del gettito comunale i costi diminuiranno (in quanto caleranno gli impegni perequatori, ndr)”. L’esecutivo sottolinea tuttavia che saranno garantiti gli investimenti già previsti a breve, dicendosi convinto di “mantenere un’elevata attrattività fiscale, tale da poter garantire la permanenza delle altre numerose imprese attive nel Comune e favorire nuovi insediamenti”. Sul Preventivo e la dolorosa proposta municipale dovrà ora pronunciarsi il Consiglio comunale, convocato il 17 dicembre.