Polizia e Sinistra, un incontro positivo
È stato un incontro positivo che ha consentito il confronto costruttivo quello andato in scena venerdì scorso fra alcuni rappresentanti rosso-verdi luganesi coordinati dal consigliere comunale Carlo Zoppi e il titolare del Dicastero sicurezza di Lugano Michele Bertini, accompagnato dal comandante della polizia cittadina Roberto Torrente. Le parti hanno discusso di sicurezza, polizia e relazioni con la cittadinanza. Un incontro promosso e voluto dalla polizia stessa dopo l’intervento al Biblio Café Tra, che aveva innescato polemiche e l’interrogazione firmata Ps e Verdi. Ps e Verdi, riconoscendo l’importante lavoro che effettua ogni giorno la Polizia di Lugano, hanno discusso con Capodicastero e comandante il modo in cui affrontare problematiche presenti in città e le nuove dinamiche urbane delle città svizzere che stanno emergendo anche a Lugano. L’incontro, prosegue il comunicato congiunto, ha consentito di approfondire le relazioni tra cittadini e forze dell’ordine, tra cui “le grandi operazioni di polizia e la loro efficacia anche alla luce dei principi di proporzionalità ed efficacia”. Si è discusso pure di controlli di routine, come in caso di rumori molesti nei luoghi d’incontro dei giovani cercando di trovare un adeguato equilibrio tra il diritto del cittadino alla quiete notturna e quello di coloro che frequentano locali pubblici di sera. In questo ambito, è stata affrontata la particolare attenzione auspicata verso le nuove realtà culturali indipendenti e quelle aggregative spontanee ed emergenti. Qui si è voluto porre l’accento sul pericolo spesso insito nell’attività di polizia di operare a volte sulla base di parametri più di matrice etnica e razziale (Ethnic-profiling) che oggettivi con il rischio così, anche involontario, di discriminare queste persone tramite controlli ripetuti e ingiustificati. Altro argomento: l’ordinanza municipale sui punti di vendita di cibo d’asporto che obbliga la chiusura dei Take Away dopo le 22 in alcune zone della città e che conferma la necessità di una gestione dinamica delle singoli situazioni con una concessione di permessi per la vendita di cibo prolungata. Una gestione che è già prassi per la polizia di Lugano. L’auspicio, condiviso da tutti è che si possa sempre operare con buon senso e nel rispetto di diritti e libertà e soprattutto con la necessaria apertura verso le realtà sociali e giovanili, non regolate nell’attuale quadro legislativo.