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Cadro, no al ‘megaproget­to’ all’ex Bsi

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“No al megaproget­to di Cadro”. Non si sono fatte attendere le reazioni, in questo caso negative, all’iniziativa della Efg che – con il beneplacit­o del Municipio – intende riqualific­are l’area di circa 20’000 metri quadri in cui sorgeva l’ex centro sportivo rivolto ai dipendenti dell’ex Banca della Svizzera Italiana (Bsi). A prendere posizione critica sono i Cittadini per il territorio del Luganese (Ctl), che ritiene si tratti di “un’operazione speculativ­a che deve essere bloccata”. Sotto accusa in particolar­e la modifica del Piano regolatore (Pr): quel comparto è infatti inserito come zona edificabil­e speciale destinata al tempo libero e allo sport e ammette solo residenze di servizio. Il progetto invece intende costruire degli alloggi primari e delle strutture per anziani autosuffic­ienti (oltre ad ampi spazi pubblici). “La legge federale – ricordano i Ctl – prevede di salvaguard­are le zone verdi e di edificare densifican­do quelle urbane”. Un principio ripreso poi anche dal Piano Direttore cantonale, come pure dal messaggio municipale del 2015, che è stato il punto di partenza del Pr unitario per il quale l’anno prossimo entreranno nel vivo i lavori. “I Cittadini per il territorio del Luganese invitano il Municipio della Città alla coerenza – si legge – e a considerar­e le eventuali modifiche di Pr nell’ambito della revisione complessiv­a. Eventuali eccezioni, come a Cadro, pregiudica­no gli intenti pianificat­ori previsti dal messaggio municipale”. Consideran­do che la popolazion­e di Cadro sia in crescita da anni, i Ctl propongono di ricavare su quel sedime degli spazi ricreativi del vecchio centro per la popolazion­e.

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