‘La soluzione arriverà, per il bene dei ragazzi’
Nelle scorse settimane ha tenuto banco la questione Team Ticino. Da uomo di calcio attivo nella nostra regione, oltretutto in arrivo dal settore giovanile bianconero nel quale già lavorò a lungo alla testa della Under 21, Andrea Manzo si schiera a favore di una soluzione concordata che abbia quale unica finalità il bene dei talenti ticinesi che si affacciano al calcio d’élite. «La questione va affrontata nel modo giusto – dice –, con la collaborazione di tutte le parti in causa. Parliamo di persone intelligenti, in grado di capire quale possa essere il bene del calcio giovanile d’élite ticinese, che è l’unica cosa che conta in questo dibattito. Troveranno un accordo che accontenterà tutti. Ci sono piccole concessioni da fare, in deroga alle posizioni piuttosto rigide, su ambo i fronti, per il bene comune rappresentato dai giovani calciatori. Deve essere data loro la possibilità di lavorare nel modo migliore possibile, affinché alla fine del loro percorso formativo possano capire bene se la loro strada sia il calcio professionistico, o debbano invece intraprendere un’altra via, per il loro futuro. Nel calcio non s’inventa nulla. Ci sono vari metodi di lavoro. L’importante è il risultato finale. Ciascuno metta a disposizione dei giovani quanto di buono ha fatto, che sia nel Team Ticino o nel Lugano. C’è una strada comune da tracciare, con un solo traguardo, il bene dei ragazzi».