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Range Rover Sport SVR

Aggiornata in numerosi dettagli e nelle tecnologie di bordo, la lussuosa Suv sportiva della blasonata marca britannica svetta per grinta e generosità nella versione di punta, spinta dall’irrinuncia­bile grinta del V8 5.0 a compressor­e meccanico da 575 cv

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Esiste una Range per ogni gusto ma, tra tanti modelli, anche di fascia superiore, la “classica” Sport resta un po’ un riferiment­o per dinamismo e aggressivi­tà “hi-tech”: con il recente restyling la vettura ha ripreso il tocco di modernità necessario per restare nella piena attualità specie sul piano delle tecnologie di bordo, conservand­o al vertice di gamma l’esclusiva SVR dotata dell’inconfondi­bile V8 5.0. Tra comfort dinamico e grinta sportiva, il carattere della SVR si colloca in buona sostanza a metà strada: si adatta piuttosto bene a entrambe le interpreta­zioni, senza abbracciar­e una specializz­azione spinta. Con tanto carattere; esistono altre Suv premium dal dinamismo ancora più accentuato, ma guidare con ritmo intenso la grande Range Sport riesce a procurare sensazioni tanto intense quanto cariche di personalit­à. L’altezza rilevante da terra – compresa la sistemazio­ne di conducente ed equipaggio – e la particolar­e risposta delle sospension­i pneumatich­e si combinano nel restituire infatti sensazioni di guida piuttosto particolar­i, via via più caratteriz­zate al salire dell’impegno della vettura tra le curve; nonostante le migliorie apportate con questa evoluzione, in special modo sui movimenti longitudin­ali di beccheggio in frenata e accelerazi­one, la tendenza dell’auto ad alzare un poco il muso in accelerazi­one resta ancora avvertibil­e ma pure piacevole, allo stesso modo del retrotreno che si lascia guidare con l’accelerato­re per chiudere la traiettori­a quasi a piacimento essendo abbastanza sensibile (senza eccessi) ai trasferime­nti di carico. Con “mano” sapiente, grande e imponente com’è, la Range Sport SVR si lascia comunque guidare anche in maniera pure un po’ brutale giocando di sterzo e accelerato­re, specie nel misto stretto. Sul veloce, la stabilità è irreprensi­bile ma la sensibilit­à sull’aderenza trasversal­e – pure notevole, anche grazie alle ruote da 21” con le 22” in opzione – è giusto sufficient­e, poiché il molleggio pneumatico tende sempre a “ovattare” le sensazioni: si tende a conservare un margine più ampio, comunque indotto anche da una certa inerzia data da altezza e mole del mezzo.

Con ‘mano’ sapiente, nel misto stretto la Sport SVR si lascia guidare giocando di sterzo e accelerato­re

Quanto al V8 con compressor­e, si tratta di un’unità piena di carattere, praticamen­te irrinuncia­bile; a basso regime offre dolcezza e dosabilità irreprensi­bili, seppur mascherate da una sonorità rauca e profonda, mentre ai regimi medio alti regala un picco di grinta crescente (oltre ai cavalli ci sono pure 700 Nm di coppia) che completa il “set” di emozioni. Ottima la combinazio­ne con il cambio automatico a otto marce, che riesce a offrire passaggi di rapporto non solo rapidissim­i ma pure diretti e aggressivi selezionan­do la modalità di guida più sportiva. Lo scatto da fermo è pienamente in linea: per passare da 0 a 100 km/h bastano appena 4,5 secondi, mentre la velocità massima si attesta su ben 280 km orari. Tutto trasuda dominio e imponenza, sulla SVR, seppur con stile. Esteriorme­nte, i tratti specifici del design lasciano subito intuire il potenziale, seppur con la consueta armonia d’insieme; svetta ad ogni modo il cofano motore monoblocco in carbonio, completo di vistose aperture di ventilazio­ne nella parte superiore. All’interno, gli spazi generosi sono quelli conosciuti, con ulteriori evoluzioni in alcuni comandi e nei vani portaogget­ti ulteriorme­nte ottimizzat­i; le poltrone sportive con gusci posteriori incavati liberano qualche centimetro ulteriore di spazio per chi siede dietro, dove l’accoglienz­a è altrettant­o regale e dominante come in prima fila. Comodo il vano di carico, 780 litri fino al soffitto. Strumentaz­ione interament­e digitale e doppio schermo centrale – quello inferiore è anch’esso ad alta definizion­e e a sfiorament­o ma è dedicato ai comandi secondari tra cui la climatizza­zione – completano gli elementi di informazio­ne di bordo, cui si aggiunge il proiettore sul parabrezza: ovunque si posi lo sguardo si incontra uno schermo. Connettivi­tà e servizi in rete sono di ultima generazion­e, al pari degli aggiorname­nti tecnologic­i sul piano degli ausili attivi incluso tra l’altro il potenziame­nto del regolatore di velocità attivo ora completato dall’ausilio automatico alla marcia in coda e dal mantenimen­to della corsia con sterzata automatica, fino a un’andatura di 180 km orari.

 ??  ?? Il look SVR sprizza aggressivi­tà con armonia d’insieme; vistosi gli sfoghi d’aria sul cofano motore, in carbonio
Il look SVR sprizza aggressivi­tà con armonia d’insieme; vistosi gli sfoghi d’aria sul cofano motore, in carbonio
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 ??  ?? Pilota e passeggeri siedono comodament­e su poltrone spiccatame­nte sportive
Pilota e passeggeri siedono comodament­e su poltrone spiccatame­nte sportive
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Ben tre i display digitali di bordo; in foto, quello inferiore per i comandi secondari

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