‘Logistica, stipendi insufficienti’
La Commissione federale della Posta fissa a 18,27 franchi l’ora il salario minimo. Sindacati in trincea Marco Forte (syndicom): ‘Per il Ticino conseguenze pessime, ma il malessere è diffuso’
La decisione della Commissione federale della Posta (PostCom) di fissare a 18,27 franchi orari il salario minimo nel settore della logistica non va giù ai sindacati. “Spalanca a tutti gli effetti la porta del dumping salariale”, denunciano in una nota diffusa ieri Unione sindacale svizzera, Sev, syndicom e Unia. Di più. «Per quanto riguarda il Ticino si viene a creare un’autentica frattura – rileva da noi raggiunto Marco Forte, responsabile regionale di syndicom –. Nel senso che i 18,27 franchi orari fissati dalla PostCom sono addirittura inferiori alla proposta più bassa giunta dal Consiglio di Stato per applicare il salario minimo votato dal popolo tre anni fa». Già, perché – lo ricordiamo – il governo nella sua proposta ha previsto una forchetta fra i 18,75 e i 19,25 franchi all’ora. In tutti i casi, quindi, quanto deciso dalla PostCom per i lavoratori nella logistica non coperti da Contratto collettivo di lavoro sarebbe inferiore. E quindi? «E quindi in questo caso in Canton Ticino il loro salario minimo sarebbe inapplicabile – replica Forte –. Se un cantone si dota di un salario minimo, è quello a fare stato». Da qui la richiesta, effettuata a livello nazionale dai sindacati, di un salario minimo per la logistica di almeno 22 franchi orari, concedendo alla PostCom di ragionare almeno inizialmente sulla base di 20 franchi l’ora. Questo perché il Tribunale federale nel mese di agosto ha dato luce verde a un salario minimo di tale entità in Canton Neuchâtel, ritenendolo in conformità sia con il diritto federale sia con il principio di libertà economica. Ma per il Ticino, tralasciando ogni discorso su un salario minimo ancora in discussione in seno alla Commissione della gestione, questa decisione della PostCom che conseguenze può avere? «Pessime – risponde serafico il responsabile regionale di syndicom –. Sappiamo tutti come il nostro cantone abbia un mercato del lavoro che è una giungla, dove i diritti dei lavoratori vengono messi sempre in secondo piano e con essi le loro retribuzioni. Auspichiamo che il nostro appello sia ascoltato». Indignato e pessimista è Daniel Münger, presidente nazionale di syndicom e già responsabile del settore logistica, che raggiunto dalla ‘Regione’ ricorda come «quanto viene deciso dalla PostCom è inappellabile. Non c’è margine di trattativa una volta che viene fissato un salario». Una trattativa c’è stata «ma tra le varie possibilità, la forchetta era tra 18,27 e 25 franchi orari, la PostCom ha scelto la proposta più bassa. Ignorando la nostra richiesta di non applicare un salario minimo unico, ma di segmentarlo in base all’età e altri fattori». Quello della logistica «è un settore in continua espansione anche per l’incremento di acquisti online – conclude Münger –. Ci saremmo aspettati più rispetto per i lavoratori».