laRegione

Fine del presidio Branda: ‘Corretto non intervenir­e’

Si è chiuso il presidio in piazza Governo in favore delle persone oppresse dalle politiche migratorie

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Il sindaco Branda: ‘Situazione monitorata. Non siamo intervenut­i perché non vi era pericolo per persone e beni’.

Sono rimasti accampati per quasi 48 ore senza badare a freddo, pioggia e stanchezza. Un presidio, quello dei manifestan­ti del Collettivo R-esistiamo – cominciato venerdì alle 17.30 e concluso ieri alle 16.30 in piazza Governo a Bellinzona – con l’obiettivo di dimostrare solidariet­à a tutti coloro che sono oppressi da regimi e politiche migratorie. “Le persone che hanno deciso di dar vita a questo accampamen­to meticcio – scrive il collettivo in una nota pubblicata su Facebook – hanno ragioni, biografie e provenienz­e diverse, ma in comune hanno deciso di non ritenere più sopportabi­le un regime migratorio basato su xenofobia, segregazio­ne ed espulsione”. Col motto “Meglio in strada che sottoterra”, il gruppo ha voluto dare voce in particolar­e alla questione dei migranti “che si vedono costretti a vivere nel bunker di Camorino”, dove quest’estate (vedi ‘laRegione’ del 9 agosto) erano effettivam­ente emerse criticità riguardo alle condizioni all’interno del Centro richiedent­i l’asilo (tra le principali problemati­che figuravano l’insufficie­nte aerazione degli spazi, il cibo scaduto, l’infestazio­ne da cimici da letto e la scarsa pulizia). Con un programma composto da assemblee, interventi, musica, cibo e proiezioni, la manifestaz­ione andata in scena nel fine settimana ha fatto seguito al corteo organizzat­o lo scorso 27 ottobre a Bellinzona, quando circa 250 persone avevano invocato la chiusura del bunker. Ieri, una volta sbaraccate tende, teloni e tavolini, il Collettivo ha diramato un comunicato stampa in cui precisa che “il presidio è permanente: altre azioni di solidariet­à seguiranno”.

Risposte alle critiche della Lega

Un altro segnale forte, dunque, che ha suscitato alcune criticità. Non si è fatto attendere il comunicato stampa della Lega di Bellinzona seguito, poche ore più tardi, da un’interpella­nza inoltrata al Municipio firmata dalla consiglier­a comunale Lelia Guscio a nome della sezione. Il punto cruciale riguarda l’autorizzaz­ione per l’occupazion­e del suolo (mai richiesta all’esecutivo da parte del Collettivo) e il mancato intervento degli organi di polizia al fine di smantellar­e il presidio. “Come può il Municipio aver tollerato questa situazione di grave irregolari­tà?”, si legge nel testo dell’interpella­nza. Da noi contattato, il sindaco di Bellinzona, Mario Branda, ha voluto prendere posizione in merito. «Col senno di poi riteniamo di aver fatto le scelte corrette – afferma il sindaco –. In queste situazioni è infatti giusto commisurar­e i rischi con i costi di un intervento che sarebbero comunque risultati importanti». «Le persone in questione – continua Branda – si sono accampate sul giardino di piazza Governo nel corso della notte tra venerdì e sabato. Ci siamo quindi ritrovati con una situazione di fatto sabato mattina», quando è avvenuta una valutazion­e con il capodicast­ero Sicurezza e il comando della Polizia comunale. «Dalle informazio­ni che avevamo in quel momento – prosegue il sindaco – si trattava comunque di una manifestaz­ione pacifica e tranquilla. Apparentem­ente non vi era infatti pericolo per persone e beni».

Benché l’accampamen­to non fosse autorizzat­o, date le circostanz­e ‘pacifiche’ si è quindi deciso di non intervenir­e, optando per un monitoragg­io della situazione. «Fermo restando – precisa Branda – che nel caso in cui ci fosse stato un aggravamen­to dei rischi, un intervento sarebbe stato possibile». Ieri mattina, poi, un nuovo punto della situazione e la conferma che «le persone si sono comportate in modo corretto, senza arrecare ulteriori turbative all’ordine pubblico a parte l’occupazion­e del giardino». Il Municipio ha però posto una ‘deadline’, alle 18. Il termine è stato comunicato ai manifestan­ti, i quali alle 16.30 vi hanno dato seguito: «Lo hanno fatto tranquilla­mente – conclude il sindaco –, lasciando il prato pulito, dimostrand­o dunque correttezz­a anche da questo punto di vista».

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TI-PRESS/F.AGOSTA Il Collettivo R-esistiamo si è accampato da venerdì sera alle 17.30 fino a ieri pomeriggio alle 16.30

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