Guidotti salva il Chiasso
In ritardo di due reti alla pausa, il Chiasso riesce ad agguantare in extremis il 3-3 sul terreno del Kriens
Bicchiere mezzo pieno o mezzo vuoto? Difficile dirlo per il Chiasso visto ieri, che ha giocato un primo tempo giudicato da tutti inguardabile, va sotto di due reti, accorcia, subisce il secondo rigore dubbio di giornata, incassa e recupera. Per il punto, agguantato al 92’, si sorride, ma i rossoblù in classifica restano pur sempre ultimi a meno quattro punti dall’accoppiata Kriens e Aarau. Se non fosse arrivato il colpo di testa di Guidotti, però, i punti di ritardo dagli avversari odierni, su cui si può fare la corsa (l’Aarau pare destinato a tirarsi fuori dalla zona pericolosa), sarebbero stati addirittura sette: eccessivo dire che era finita, certamente difficile lo è a prescindere e i ragazzi di Manzo ne sono consapevoli. «Dobbiamo fare più punti possibili da qui alla pausa, altrimenti la salvezza diventa dura da conquistare – ammette Stefano Guidotti –. Sappiamo di dover soffrire sino alla fine, di dover lottare su ogni pallone. Domenica, a Ginevra, non sarà facile, contro la capolista e squadra che al momento propone il miglior gioco. La partita andrà impostata sul contropiede; portare a casa un punto sarà sicuramente positivo». Poniamo a lui la domanda: bicchiere mezzo pieno o no? «Contro il Kriens, in casa dovevamo provare a vincere. Per come si è svolta la partita dobbiamo essere ottimisti». Il Kriens è passato al 22’, quando il discusso arbitro Dudic (che non ha gestito bene neppure i cartellini) ha punito una trattenuta di Padula su Hasanaj su calcio d’angolo. Rigore che Siegrist ha trasformato. Il gol incassato pochi minuti dopo ha dell’incredibile, con Bahloul che perde palla quasi sulla linea di fondo, Chihadeh ha servito ancora Siegrist per la doppietta. Nella pausa, per dirla con Manzo, «ci siamo detti che peggio non potevamo fare, ed è uscito il carattere, la squadra pur essendo giovane ha dimostrato di aver voglia di recuperare, ha giocato la partita del cuore», e ha accorciato con il rientrante Rey. Ma nemmeno un quarto d’ora dopo, Dudic, su un altro calcio d’angolo ha concesso un secondo rigore, per trattenuta molto dubbia di Belometti, che Siegrist
ha puntualmente trasformato completando la tripletta personale. «Un rigore così, che non giudico, in quel momento, poteva mettere sulle gambe qualsiasi squadra», commenta il debuttante tecnico. Non è però stato il caso del
Chiasso, che al 75’ ha ridotto ancora le distanze con Malinovsky e poi si è gettato in avanti sino a trovare, proprio allo scadere, il gol del sospirato pareggio con Guidotti. «Se correggiamo alcune cose, possiamo migliorare tanto», è ottimista mister Manzo. Per esempio, ed è imperativo farlo, gli errori individuali, come quello di Bahloul che ha aperto la strada al secondo gol. «Bisogna capire che a volte la palla può essere giocata anche in un altro modo».