I regali? Bisogna saperli apprezzare
Ambrì – Parla di «regali» Ville Peltonen, a chi gli chiede un commento sulla partita del suo Losanna. Naturalmente il coach finlandese allude ai due dischi persi in entrata di terzo offensivo (per l’1-0 al 13’09’’, su gentile concessione di Kenins) e in uscita da quello difensivo (nell’azione del 2-1, al 35’27’’), e che finiscono col segnare le sorti dell’ultima partita casalinga dell’Ambrì nel mese di novembre. I regali, però, bisogna anche saperli apprezzare, e in questo Müller e Zwerger sono davvero insuperabili: il ventiquattrenne solettese si presenta davanti a Boltshauser e lo fredda senza esitazioni al suo primo disco buono della partita (oltretutto dopo aver attraversato mezza pista), mentre il talento austriaco, dopo aver disorientato il portiere vodese, chiude l’azione con quello che un tempo pure sulle piste nostrane veniva chiamato ‘buebetrickli’ (e in verità, ancor oggi nessuno ha capito con precisione con quel termine cosa si volesse dire...). L’astuzia e l’efficacia sono però soltanto due delle qualità dell’Ambrì visto all’opera sabato. Le altre sono energia, grinta e disciplina. In una serata che diventa trionfale, per la personalità con cui i ragazzi di Cereda seguono il copione. Soffrendo un poco solo nel finale, in particolare sul tiro di In-Albon a 3’ dal termine, con Lerg che si tuffa sostituendosi a Conz davanti alla porta vuota. Quando si dice il sacrificio. C.S.