Caviezel insidia Jansrud
Il grigionese crea la sorpresa e sfiora l’impresa. Per lui un brillante terzo posto nel superG vinto da Jansrud.
Solo Jansrud, il vincitore, e l’austriaco Kriechmayr hanno fatto meglio di lui. Mauro Caviezel ha infatti colto un brillante terzo posto nel superG di Lake Louise, che coincide anche con il suo secondo podio in carriera. E nell’occasione il 30enne grigionese ha bissato un terzo rango che in precedenza gli era riuscito solo nel marzo 2017 ad Aspen. Quasi come se le nevi nordamericane fossero particolarmente congeniali al suo tipo di sciata. Che Caviezel si trovasse particolarmente a suo agio su questa pista canadese, del resto, non lo si è scoperto solo ieri. Ma per vederlo addirittura sul terzo gradino del podio ha comunque dovuto compiere una piccola impresa. Nel terzo rilevamento cronometrico, addirittura, era pure più veloce di un centesimo rispetto a Jansrud. Ma il norvegese, facendo leva sulla sua stazza più imponente, nella parte bassa ha tuttavia guadagnato quei metri che gli hanno permesso di fare la differenza. Il resto della truppa elvetica ha chiuso con risultati in linea con le aspettative. Beat Feuz, che in su-
perG non sembra così brillante come in discesa, ha chiuso 10°, a 97 centesimi dal vincitore. Eccellente all’uscita del Fallaway, il bernese ha perso troppo terreno nella parte alta del tracciato. Altro svizzero a chiudere nei top-15 è stato Carlo Janka. Il grigionese necessita ancora di qualche chilometro per rimettersi in forma dopo lo strappo ai legamenti accusato la scorsa stagione. ‘Icema’, resta comunque pericoloso per tutti, e il 14° rango di ieri è quanto meno incoraggiante per il seguito della stagione.
Franz crea la sorpresa
Numero 1 al cancelletto di partenza e numero 1 della classifica finale. Max Franz ha probabilmente approfittato anche del pettorale per imporsi nella discesa di Lake Louise, tra la sorpresa generale. Erano infatti in molti ad attendersi il trionfo di Feuz, detentore del globo della disciplina e brillante secondo in allenamento. Ma il bernese non è riuscito a fare meglio del sesto posto finale. Accanto a Franz, sul podio sono saliti gli italiani Innerhofer e Paris.