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I Tigers tornano a graffiare

Due su tre nel weekend interno delle ticinesi. Bene Sam (col Boncourt) e Lugano (Riviera). Riva kappaò col Winterthur.

- Di Dario ‘Mec’ Bernasconi

I Tigers tornano alla vittoria dopo quattro sconfitte: lapidario coach Petitpierr­e nell’analizzare l’operato della sua squadra: «Per vincere dobbiamo essere vicini o superare i 90 punti, perché la nostra difesa rimane inguardabi­le. Quando gira in attacco siamo questi, altrimenti è notte». Stavolta, effettivam­ente, il Lugano è stato questo, capace di mettere 8 triple in 19 tentativi, 26 su 44 da 2, percentual­i inficiate solo dal 20 su 30 nei liberi. I vodesi hanno opposto resistenza, con il duo March-Kelly, ben sostenuti da Top e dal mini play Martin, 14 punti. I bianconeri hanno mandato in doppia cifra il solito trio con il ritrovato Wilbourn, 17 punti e 11 rimbalzi, al quale l’aria di casa fa bene. Ma sono stati soprattutt­o Green 27 punti, e Pollard 22 a trascinare la squadra, con il solito Berry pure in doppia doppia, 17 punti e 10 rimbalzi. Un Lugano che ha faticato a venire a capo di una squadra sempre capace a recuperare: 19-15 al 10’, 34-24 al 13’, poi 36-35 al 6’ e parità a quota 41 al 20’. Stessa musica nel terzo quarto: allungo a +10 al 6’ e poi +13, 6754 al 9’ e +11 all’ultima pausa. Nell’ultimo quarto, quando Wilbourn ha messo la tripla del +12 al 9’, tutto è andato a buon fine. Vittoria meritata contro una pari quota ma occorrerà altro per battere quelle davanti. Il presidente Cedraschi è alla ricerca di un quarto straniero, un lungo, che possa dare più sostanza ed equilibri ma non è scontato. La Sam non ha lasciato scampo ai giurassian­i, costringen­doli a subire la sua difesa per tre quarti di gara: 16 punti nel primo quarto, 12 nel secondo, 11 nel terzo. E, grazie alla pressione di Magnani e compagni e a una giornata orribile al tiro, 0/14 da 3, il Boncourt non ha potuto che soccombere. Un primo quarto dove si è segnato col contagocce e divari mai superiori ai 3 punti, chiuso sul 18-16. Nel secondo quarto, è un ottimo Slokar, coadiuvato dal solito Aw, a trascinare i suoi, col notevole contributo di Magnani, Miljanic, Grüninger e Sinclair; 39-28 a metà gara. Terzo quarto sulla falsariga del secondo, con gli ospiti a sbattere la testa contro il muro massagnese, mentre la Sam ha trovato il canestro con regolarità. Nell’ultimo quarto i ragazzi di Gubitosa raggiungon­o i +23 al 6’, per chiudere la contesa a +17.

Come detto una gara di buon spessore per la Sam, dove si è evidenziat­o un buon collettivo, con un gioco razionale in attacco, anche contro la zona ospite, cambiata in fretta sotto le triple di un ritrovato Moore e Miljanic. Una vittoria che mette la Sam al terzo posto e che ha confermato il suo potenziale. «Abbiamo preparato

bene la partita e i ragazzi hanno seguito il giusto percorso – commenta Gubitosa a fine match –. una prova di carattere in una gara che poteva essere rognosa, perché il Boncourt è un complesso solido. Ci tenevo alla differenza canestri perché conta per qualificar­si alla Coppa. Le rabbie del coach avversario, per il timeout all’ultimo minuto, sono solo banalità». Infine il Riva, già privo della Augugliaro, non poteva certamente pensare di vincere contro le zurighesi se la miglior giocatrice fa 3 su 19 al tiro. Pomeriggio da dimenticar­e per un complesso che ha retto praticamen­te solo per 20’, prima di cedere alla miglior fisicità e tecnica delle avversarie.

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TI-PRESS/F. AGOSTA Aw prova a battere in elevazione Zinn

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