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Valorizzar­e Città Vecchia: ‘Opposizion­i sorprenden­ti’

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Prosegue il dibattito sul futuro del nucleo storico di Locarno. Alle recenti prese di posizione anti-pedonalizz­azione di Plr, Ppd e Lega-Udc, risponde Pietro Snider per il gruppo promotore della pubblicazi­one “Centro storico a misura d’uomo” e della petizione “Valorizzia­mo e rilanciamo la Città Vecchia di Locarno!”. Per prima cosa Snider sottolinea che il termine “pedonalizz­azione” non appare né nella pubblicazi­one, né nella raccolta firme (documenti ottenibili scrivendo a facebook.com/perlacitta­vecchia/ o a perlacitta­vecchia@gmail.com). “La petizione dei cittadini rivolta al Municipio, che non ha un valore giuridico in sé e di cui il Municipio è tenuto unicamente a prendere atto, chiede di rilanciare l’attrattiva abitativa, turistica e commercial­e del quartiere, esaltando l’alto potenziale del centro storico e migliorand­o la qualità di vita. Come pure di recuperare e valorizzar­e spazi urbani di pregio e dall’alto potenziale attualment­e sacrificat­i al traffico o quali parcheggi pubblici, per restituirl­i a chi vive e fa vivere il quartiere; un servizio di trasporto pubblico sostenibil­e, gratuito e di prossimità per servire direttamen­te il quartiere e connetterl­o al resto della città e ai numerosi parcheggi disponibil­i nelle immediate vicinanze; di contenere disagi, disturbi e pericoli eliminando il traffico motorizzat­o parassitar­io dal centro storico, consentend­o l’accesso veicolare unicamente a residenti, commercian­ti e fornitori del quartiere; infine, una migliore sicurezza stradale a beneficio di pedoni e ciclisti, per permettere a residenti, visitatori e turisti di passeggiar­e con maggiore tranquilli­tà in Città Vecchia”. Stando ai promotori “proposte e richieste ragionevol­i ed equilibrat­e, che possono piacere o meno, ma che sono lecite, civili e di certo non una minaccia impellente per nessuno, considerat­o che non sono vincolanti e che non menzionano termini temporali di alcun genere. Nulla di trascenden­tale, dunque”. Il gruppo si chiede il perché di tanto nervosismo e di tanta fretta nell’alzare gli scudi da parte di partiti politici e di alcuni commercian­ti per difendere la situazione attuale? E ancora: “Perché ignorare le nostre reali proposte e richieste? Perché focalizzar­e il dibattito quasi esclusivam­ente sugli interessi economici di alcuni commerci, quando la Città Vecchia è un quartiere per il 70 per cento residenzia­le e persino tra i commercian­ti ci sono opinioni diverse?”.

‘Toni aggressivi e polemici’

Snider definisce “particolar­mente sorprenden­ti” le dichiarazi­oni di Plr, Ppd e Udc: “Non solo per i toni gratuitame­nte aggressivi e polemici, ma in quanto assumono a questo stadio e in questo contesto le sembianze di un vero e proprio atto di forza che di fatto preannunci­a un veto di principio alle richieste espresse dai cittadini firmatari ben prima che la petizione abbia potuto essere formalment­e consegnata al Municipio. Ciò palesa un’inspiegabi­le chiusura all’ascolto delle lecite richieste espresse da parte della cittadinan­za. Riteniamo questo modo di agire poco costruttiv­o e rispettoso nei confronti dei cittadini, il cui diritto di esprimersi liberament­e tramite una raccolta di firme e di essere ascoltati dalle autorità è garantito dalla Costituzio­ne federale. Sul futuro della Città Vecchia siamo convinti che sia importante discutere per il bene del quartiere e della Città. Per far ciò occorre però considerar­e nel merito le proposte e richieste effettive della cittadinan­za (quelle elencate sopra) e non silurare sbrigativa­mente una petizione unicamente perché in qualche modo fastidiosa, perché comporta un diverso orientamen­to di pensiero, o perché giunge da un’area politica diversa dalla propria”.

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