‘Dopo la scorpacciata di punti, lo stomaco va vuotato’
Ambrì – La giornata libera di domenica è già un ricordo. Come le due vittorie che l’hanno preceduta. In pista i giocatori sono già al lavoro per preparare la sfida di Coppa. «Siamo già entrati in modalità Coppa, sul ghiaccio e nello spogliatoio, dove abbiamo rivisto al video i nostri avversari – conferma coach Cereda –. Il campionato è un ciclo ininterrotto, o quasi. La Coppa, invece, è un evento puntuale: tra una partita e l’altra passano settimane, o mesi. Complice questa discontinuità c’è il rischio di sentire meno questa competizione. Dovremo essere bravi a farci trovare pronti, come immagino lo sarà pure il Berna». Il weekend da 6 punti ha indubbiamente fatto bene al morale... «Di questo fine settimana ci prendiamo la fiducia che ci hanno dato i due successi, ma evitiamo di portarci appresso troppa sicurezza. Abbiamo fatto una scorpacciata di punti, ma adesso dobbiamo subito vuotare la pancia, evitando di essere sopraffatti da quel senso di sazietà che altrimenti, per natura stessa dell’essere umano, porterebbe a farti sentire appagato. Non dobbiamo mai perdere di vista da dove arriviamo, né quanto sia difficile vincere una partita, e men che meno scordare che la partita successiva ricomincia dallo 0-0». Visto così, il successo di due settimane fa a Berna potrebbe rivelarsi un’arma a doppio taglio: «Quel precedente lo interpreto come la conferma che possiamo farcela. La squadra ha dimostrato sia alla PostFinance Arena sia sabato col Losanna che quando gioca con attitudine e col giusto spirito di sacrificio, tutto diventa possibile». Come vive la Coppa Luca Cereda? «A inizio stagione sai che in questa competizione per arrivare fino in fondo devi vincere 5 partite. I primi due ostacoli li abbiamo superati; ora stiamo per affrontare il terzo. Ci stiamo avvicinando al momento clou della competizione, spero pertanto che salga pure la tensione generale». Dal profilo tattico, a Berna Cereda dovrebbe riproporre la medesima formazione schierata contro il Losanna. «L’unica variante potrebbe essere data dall’innesto di qualche giovane in caso di defezioni dell’ultima ora». M.I.