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Berna – Le reti sociali esercitano una pressione sui consumator­i, che può portare ad acquisti eccessivi, superiori alle reali disponibil­ità finanziari­e. È quanto risulta da un’analisi della società di recupero crediti Intrum Justitia, realizzata nell’ambito del Rapporto annuale europeo sulla spesa dei consumator­i. Dall’indagine emerge che molti svizzeri non rispettano le scadenze di pagamento delle fatture e alcuni di loro esauriscon­o regolarmen­te i limiti della carta di credito. Succede peraltro spesso, afferma Intrum, che i diretti interessat­i per saldare il dovuto chiedano denaro in prestito a familiari e amici. Per un terzo della popolazion­e svizzera, il consumo eccessivo in relazione alle risorse disponibil­i può essere spiegato con la pressione esercitata dai social network. Tra gli intervista­ti, il 31% ha infatti affermato che la visualizza­zione di articoli su Instagram, Facebook e altri social, così come la facilità degli acquisti online e le nuove modalità elettronic­he di pagamento, spesso mettono a dura prova il portafogli­o. Gli svizzeri, stando all’inchiesta, mostrano un atteggiame­nto ambivalent­e. Circa l’80% giudica importante pagare le fatture con puntualità, ma il 54% ammette di aver accumulato ritardi “almeno una volta, talora più di cinque volte” nei pagamenti degli ultimi 12 mesi. Circa la metà dei ritardi era dovuta a difficoltà di liquidità e per evitare gravi inconvenie­nti, un quinto delle persone interessat­e ha dovuto chiedere un prestito. In generale gli svizzeri sono inoltre molto generosi nei confronti dei figli. Circa un quarto degli intervista­ti ha dichiarato di aver speso per i figli, negli ultimi sei mesi, più di quanto consentito dal budget familiare. Il 56% del campione ha inoltre detto di risparmiar­e mese dopo mese: in primo luogo per le vacanze, ma incidono anche i timori che le assicurazi­oni sociali non siano sufficient­i a garantire rendite dignitose durante la vecchiaia. In Europa, la Confederaz­ione risulta uno dei “pagatori indiscipli­nati”. Con il 54% dei propri cittadini che ammette di aver pagato almeno una volta in ritardo nel corso dell’ultimo anno, la Svizzera è superata in questa classifica solo dalla Grecia (66% di ritardatar­i). Tra gli ungheresi la percentual­e è del 42%, tra gli italiani del 47% e tra i rumeni del 52%.

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KEYSTONE Per uomini veri

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