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Dal Ticino a Marte

A bordo del lander InSight c’è anche molta tecnologia elvetica La Faulhaber Minimotor Sa di Croglio ha fornito motori da 8 millimetri di diametro. Una realtà industrial­e votata al settore aerospazia­le.

- Di Generoso Chiaradonn­a

È il pianeta che più affascina e più prossimo alla Terra anche se è distante alcune decine di milioni di chilometri (tra i 55,7 e i 401 milioni a seconda della sua orbita). Stiamo parlando di Marte e del lander InSight arrivato, come da previsione, lunedì alle 21. A sei anni dall’atterraggi­o del rover Curiosity e a quattordic­i dall’arrivo di Opportunit­y, InSight è il 15esimo veicolo a toccare il suolo marziano dal 1971, anno in cui il sovietico Mars 2 andò in pezzi durante la manovra di discesa. Il nuovo lander, che si aggiunge così ai suddetti due veicoli Nasa già operativi, si prepara a raccoglier­e ulteriori segreti del Pianeta Rosso, puntando la sua strumentaz­ione nel cuore del pianeta per studiarne gli aspetti geologici e quelli legati ai terremoti. Non a caso, a quella che è a tutti gli effetti una missione internazio­nale, ha lavorato anche un professore di sismologia e geodinamic­a del Politecnic­o di Zurigo, Domenico Giardini, italiano che vive in Svizzera. E all’interno della sonda c’è anche un po’ di Ticino grazie ai motori sviluppati e prodotti dall’azienda tecnologic­a Faulhaber Minimotor di Croglio.

«Siamo una società che fa parte di un gruppo internazio­nale e siamo orientati già da alcuni anni anche al settore aerospazia­le», ci spiega Roberto Camagni, ingegnere responsabi­le delle vendite di Faulhaber Minimotor che ha seguito le fasi del ‘progetto Marte’ «Come è immaginabi­le la realizzazi­one della sonda InSight

ha coinvolto enti spaziali di tutta Europa e la Nasa degli Stati Uniti. Ognuno di questi enti ha sviluppato una parte dei tanti esperiment­i che si testeranno con questa sonda. Da alcuni anni siamo fornitori dell’Agenzia spaziale francese (Centre national d’études spatiales, ndr) ed è attraverso questo ente che è nato il nostro coinvolgim­ento in InSight. Alcuni anni prima avevamo dato un contributo alla realizzazi­one della missione europea Rosetta che portò il lander Philae sulla cometa 67P/Churyumov-Gerasimenk­o con la fornitura di 13 motori», continua ancora Camagni. L’esperienza di Faulhaber Minimotor è quindi pluriennal­e in questo particolar­e settore. Solo con InSight, la fase di sviluppo, di prototipiz­zazione, di test e poi di produzione è durata alcuni anni. E parliamo di motori con diametri di pochi millimetri che devono resistere a sollecitaz­ioni estreme. «Pensiamo solo alla fase di lancio e poi di atterraggi­o in condizioni abbastanza difficili», spiega Camagni. I motori montati su InSight sono di 8 millimetri e sono inseriti nel sismografo dell’Eth di Zurigo che su Marte farà degli esperiment­i sui terremoti. Quindi c’è molta Svizzera in questo momento su Marte. «Come detto siamo specializz­ati in motori e meccanismi di piccolissi­me dimensioni che hanno applicazio­ni nel settore medicale, nell’industria ottica e nella robotica. Motori minuscoli con caratteris­tiche però molto spinte. Il fatto di far parte di un gruppo internazio­nale ci ha permesso di utilizzare risorse interne per riuscire a soddisfare le richieste molto esigenti del cliente. I riduttori, per esempio, sono stati sviluppati e realizzati a Croglio, mentre i motori a La Chauxde-Fonds (Neuchâtel) da un’azienda del nostro gruppo, per un prodotto interament­e made in Switzerlan­d».

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KEYSTONE/NASA Una ricostruzi­one del mezzo sbarcato sul ‘Pianeta Rosso’

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